SOCIALE – Tango argentino, un progetto inclusivo di crowdfunding dei ragazzi con sindrome di down
Da un’idea del maestro di tango argentino Giovanni Eredia e della psicologa psicoterapeuta Eleonora Paparo, nasce uno straordinario progetto che parla di inclusività e una campagna di crowdfunding per far conoscere, insegnare e praticare il Tango argentino a giovani e adulti affetti dalla sindrome di down.
Un progetto di Pablo Tango Firenze Asd, scuola di tango argentino fiorentina, in collaborazione con Madame Pivot e “Renny Club Firenze”, patrocinato dal Comune di Firenze e sostenuto da Fondazione CR Firenze. La campagna di raccolta fondi si svolge sulla piattaforma ‘eppela’, l’iniziativa si svolge all’interno di “Social Crowdfunders” iniziativa promossa da Fondazione CR Firenze all’interno del progetto “Siamo Solidali” con l’intento di promuove attraverso lezioni gratuite l’inclusione sociale tra appassionati del Tango argentino e giovani adulti affetti da sindrome di Down. Il progetto prevede corsi e lezioni gratuite: lezioni di gruppo, la pratica con tutti gli allievi della scuola Pablo e il gruppo social Tango guidato da Eleonora Paparo dove ci si confronta sulle emozioni che ci coinvolgono con il Tango e infine andare in Milonga.
Il tango, come mezzo per abbattere pregiudizi e un obiettivo di 7300 euro da raggiungere. Il 22 novembre è stata lanciata la campagna sulla piattaforma Eppela (https://www.eppela.com/projects/6863) e ad oggi raccolti oltre 2000 euro. Al raggiungimento dei 7300 la somma sarà raddoppiata dalla Fondazione CR Firenze. Per donare c’è tempo fino al 15 gennaio.
Inoltre, tutti coloro che doneranno più di 10 euro riceveranno un attestato di ringraziamento, e con donazioni maggiori ci saranno speciali ricompense offerte dall’Associazione Pablo Tango Firenze, come video lezioni, lezione di gruppo, borsa di tela o borraccia in alluminio, oltre a lezioni individuali, cena argentina per due persone e serata di gala. In caso di mancato successo della campagna la tua offerta verrà ri-accreditata sulla carta da te utilizzata o sul tuo conto entro 5-10 giorni lavorativi dalla scadenza della campagna.
Dal 2015, il progetto Pablo Tango T21, unisce persone appassionate di tango argentino e giovani adulti con sindrome di down con poche e semplici regole: a lezione si impara e ci si diverte, si studia rispettando i tempi di ciascuno, nessun confronto, nessun giudizio, pratichiamo il tango per poter ballare con tutti. “I risultati del progetto sono ben visibili a tutti coloro che frequentano le milonghe” spiega il Maestro Giovanni Eredia. “Si tratta di un vero e proprio capovolgimento dei pregiudizi di fronte ad un mondo sconosciuto, in questo caso la sindrome di Down. Gli appassionati del tango hanno infatti avuto l’opportunità di misurarsi con la forza di volontà e la costanza dei ragazzi, i quali hanno migliorato il proprio equilibrio, la coordinazione negli spazi e soprattutto hanno mostrato miglioramenti nel relazionarsi. In questi 6 anni, la famiglia tanghera della Pablo è cresciuta e all’esperienza fiorentina si è affiancata la scuola Sguardi Oltre ilTango di Bologna, gestita dalle maestre Cesira Miceli e Anna Miceli. Da cosa nasce questa campagna di raccolta fondi? La pandemia ci ha fermato per quasi 2 anni ma vogliamo ripartire più forti che mai, ripartire più forti e più grandi di come la pandemia ci ha fermato riaprendo nuovi corsi coprendo i costi fissi del progetto (sala da ballo, Siae, spese amministrative, segreteria, marketing e comunicazione etc.) e aiutare nuove realtà per replicare il progetto con i valori che lo contraddistinguono, affinché la diversità non sia così diversa da ciò che noi chiamiamo normalità” Spiega Eredia che elenca le vari voci di spesa che il denaro andrebbe a coprire: aprire nuovi corsi principianti, formare insegnanti che vogliono replicare il progetto Pablo Tango T21 in altre città al fine di diffondere maggiormente la cultura inclusiva attraverso il tango, organizzare tournée per divulgare il progetto. “Molto esplicative sono le testimonianze dei ragazzi che hanno preso parte al progetto e i ragazzi più esperti della scuola che facevano da supporters ai principianti. Abbiamo realizzato un video con le loro esperienze e delle prove di ballo nel Salone de’ Cinquecento gentilmente concessoci dal Comune per l’occasione, che ringraziamo“.