SOCIALE – Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo: “La Regione Toscana applichi la legge e dia seguito alle decisioni prese da anni”
"Non siamo più disponibili a discutere su temi ben conosciuti e per i quali sono state individuate soluzioni e strategie"
Mercoledì 8 settembre si è svolta un’audizione della III Commissione Sanità della Regione Toscana, che ha coinvolto tante associazioni del terzo settore e tra gli invitati anche il Coordinamento Toscano famiglie per l’autismo, che raggruppa 17 associazioni di tutta la Regione.
In quella occasione, per nome e per conto del Coordinamento, è intervenuta Simona Vasile, presidente dell’Associazione Iron Mamme di Grosseto. L’audizione aveva come obbiettivo il mettere in evidenza bisogni e carenze nel percorso di presa in carico delle persone con Autismo.
Qui finisce la cronaca di una riunione inutile che ha anche frustrato e mortificato l’impegno delle associazioni e anche il lavoro fatto negli anni dalla stessa Regione Toscana.
I bisogni e le necessità delle persone con autismo sono ben noti a tutti e in modo particolare ai Consiglieri Regionali che erano presenti in Commissione. Già nel settembre 2019 si era svolta una Audizione sempre in III Commissione e qui era stata elaborata una Risoluzione Consiliare, poi votata all’unanimità in Consiglio Regionale, in cui erano ben evidenziati i bisogni delle persone autistiche e delle famiglie, ed erano altrettanto chiari gli obbiettivi e le azioni necessarie con cui il Consiglio impegnava la Giunta.
Abbiamo inoltre fatto presente che, la DGRT n.1003 del 27-07-2020 Allegato-A: chiamata “Linee di indirizzo per la diagnosi precoce e la presa in carico dei disturbi dello spettro autistico nel corso della vita”, applicata, già darebbe le risposte dovute.
Ecco per noi la riunione finisce qui, dove non si attuano delibere e leggi scritte da anni, dove non si programma nulla e non si fa seguito alle cose che vengono dichiarate, scritte e poi votate. Le famiglie e le persone autistiche vengono ancora una volta lasciate sole. Gli unici progetti sui quali le Istituzioni sembrano lavorare sono anche quelli più antistorici come la creazione di nuovi istituti o villaggi per autistici, come quello in progettazione a Empoli in località Terrafino.
Insomma, se ce n’era bisogno, abbiamo avuto dimostrazione che passano gli anni, cambiano gli interlocutori politici, ma la strategia delle istituzioni verso i più fragili rimane sempre quella di decidere senza ascoltare le famiglie e disattendere tutte le leggi esistenti, semplicemente reiterando il perverso gioco delle riunioni, dei documenti programmatici, delle commissioni di lavoro ed altro.
Il Coordinamento Toscano famiglie per l’Autismo a questo gioco non ci sta e si batterà sempre con tutti i mezzi leciti e democratici, per il bene dei propri cari e per i diritti delle persone più fragili.