SIENA – Anche a Siena Rete Imprese Italia
Atto ufficiale: più voce per 9mila aziende del territorio. Costituito il raggruppamento tra Cna Confartigianato Confcommercio e Confesercenti. Rappresentanza unitaria su tributi, credito, formazione e temi comuni
Non solo Confesercenti, Cna, Confcommercio e Confartigianato. Da oggi nel territorio senese entra in scena RETE IMPRESE ITALIA, l’organismo rappresentativo comune che le quattro associazioni di categoria hanno costituito formalmente, adattando a livello locale il percorso avviato su scala nazionale negli ultimi anni. Primo obiettivo: una maggiore incisività nei confronti degli interlocutori istituzionali del territorio (dai Comuni alle Autorità di Ambito, fino alla Regione) per concorrere all’adozione di politiche fiscali e amministrative più efficaci e allineate al contesto attuale, che è particolarmente pesante per la gran parte delle oltre 9mila imprese rappresentate in provincia di Siena dalle quattro sigle. Confesercenti, Cna, Confcommercio e Confartigianato negli ultimi anni hanno apprezzato i vantaggi ed i risultati dell’intesa Rete Imprese Italia, che a livello nazionale ha legato le associazioni su temi di comune interesse. Avere una voce unica, fornire documenti e osservazioni su molti aspetti del confronto istituzionale, è diventato prioritario anche a livello provinciale per tutelare e stare sempre più vicino ai bisogni dei soci delle singole associazioni. Tutto questo darà più forza e rinnoverà concretamente la rappresentanza, rendendola più efficace, puntuale e funzionale ai bisogni degli associati.
L’accordo siglato prevede l’adozione di un portavoce unitario, che a turno rappresenterà le quattro associazioni. Sarà affiancato da un direttore, anch’esso indicato con una turnazione.
In particolare Rete Imprese Italia Siena avrà delega alla rappresentanza unitaria delle quattro associazioni sul tema dei tributi ed i bilanci degli enti locali, le politiche generali del credito, la formazione ed i rapporti con la Regione Toscana sui temi di comune interesse. Per il primo anno Fabio Petri della Cna sarà il presidente coordinatore di Rete Imprese Italia Siena ed il direttore coordinatore sarà Daniele Pracchia di Confcommercio.
“La crisi economica ed i bisogni degli associati hanno reso necessario il cambiamento della rappresentanza sui temi comuni alle quattro associazioni”, ha esordito il neo presidente di Rete Imprese Italia Siena Fabio Petri. “Con questo passaggio Cna, Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, pur nella loro autonomia, saranno ancora più forti e propositive, avendo una sola voce e proposte unitarie. E’ evidente infatti che a livello istituzionale e di trattativa sarà fortissimo il peso di oltre 9.000 aziende (per un totale di quasi 27.000 occupati) che avranno una sola voce”. Chiaro anche il pensiero di Carlo Conforti, presidente di Confesercenti Siena: “La nostra convinta aspettativa è quella di elevare il livello di attenzione da parte di chi è abituato a considerarci per singole componenti. La manifestazione nazionale del febbraio scorso, con 60mila persone in piazza del Popolo a Roma, ha segnato uno spartiacque: ignorare le ragioni di tutte queste piccole imprese ora è possibile solo tappandosi occhi e orecchie. Adesso vogliamo che anche a Siena e provincia si smetta di fare orecchi da mercante su Tasi, Tari e su tutto quanto va a gravare sul lavoro di queste realtà”. Netto anche il pensiero di Stefano Bernardini, presidente di Confcommercio Siena: “Adesso abbiamo una rappresentanza unitaria sui problemi comuni con numeri grandissimi, che danno la giusta misura dell’autorevolezza delle singole associazioni e della forza che avrà la nostra azione. E’ evidente come Rete Imprese Italia rappresenta la gran parte delle aziende e la spina dorsale del territorio della provincia di Siena e come tale dovrà essere ascoltata”.
Sulla stessa linea anche Mario Cerri, presidente di Confartigianato: “Le aziende hanno bisogni comuni, come lo snellimento della burocrazia ed il credito. Una sola voce unitaria renderà più forte ed incisiva l’azione, rafforzando dunque anche il lavoro quotidiano delle singole associazioni che saranno ancora più vicine ai bisogni dei soci