Senarum Vinea, la riscoperta dei vitigni antichi riscontra ottimi risultati
Il progetto “Senarum Vinea” fa un altro passo avanti, tre hanno riscontrato un esito positivo alla degustazione.
Il progetto di riscoperta dei vecchi vitigni portato avanti in Provincia di Siena ottiene ottimi risultati. Tre dei sette vini che sono stati riscoperti, il Giacchè, il Gorgottesco e il 7CM (ancora senza nome perché la sua origine è ignota) che vinificati all’azienda agricola Castel di Pugna, sotto la guida dell’enologo Valerio Coltellini, hanno riscontrato esito positivo il 24 gennaio, nelle verifiche olfattive e gustative condotte dall’enologo Valerio Zorzi e dai docenti dell’Istituto Agrario di Siena.
Il grande progetto, creato nel 2008 dalle Città del Vino e dal Laboratorio di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Siena, ha identificato e selezionato antichi vitigni a rischio di estinzione, impiantati col fine di creare un vero e proprio “vino di Siena”, che possa rappresentare l’identità del capoluogo senese.
Nei dieci anni trascorsi il progetto ha iniziato a dare buoni risultati, quasi la metà dei vitigni che sono stati scelti per essere riscoperti e portati nel 21simo secolo hanno evidenziato caratteristiche degne di nota e tali da indicare che la strada intrapresa è quella giusta. Oltre ai tre migliori, la degustazione ha evidenziato le ottime qualità del Mammolo e dell’antico clone del Prugnolo Gentile.