SANITÀ – La Regione Toscana investe 17 milioni per l’elisoccorso
Nell’ultima Giunta, su proposta dell’Assessore Saccardi la Regione stanzia oltre 17 milioni di euro per i tre velivoli operante nelle rispettive ASL regionali.
La Regione Toscana, dopo le varie riforme di razionalizzazione del servizio sanitario locale, investe, sull’elisoccorso. Il servizio di soccorso rapido tramite gli elicotteri Pegaso è sempre più importante nell’ecosistema sanitario regionale, anche a seguito di chiusure di ospedali periferici ed accentramento di alcuni centri di interventi specifici.
Il finanziamento appena deliberato, per un totale di 17,2 milioni euro sarà così suddiviso: 6,6 milioni di euro per le aziende sanitarie Toscana sud est e Toscana nord ovest, dove operano i due apparecchi Pegaso 2 e Pegaso 3 con servizio diurno e notturno ed i restanti 4 milioni alla Asl Toscana centro, dove opera Pegaso 1 per il solo servizio diurno.
Durante il 2015 sono stati effettuate 2.278 missioni, delle quali 2.077 per attività HEMS (Helicopter Emergency Medical Service), cioè soccorso sanitario che trasportato il paziente dal luogo dell’evento alla struttura ospedaliera più adeguata, per dotazioni e funzionalità.
“Per migliorare sempre la capacità di risposta del servizio di elisoccorso ai bisogni dei cittadini – dice l’assessore Stefania Saccardi – gli elicotteri 118 devono essere dotati in maniera omogenea di apparecchiature e attrezzature sanitarie. Nel finanziamento corrisposto dalla Regione per il 2016 sono compresi anche 375.000 euro per l’acquisto di apparecchi elettromedicali che vanno a sostituire apparecchiature acquistate nel 2009 e quindi oggi obsolete”.
Va ricordato che gli elicotteri Pegaso del servizio 118 effettuano, oltre all’attività di trasporto sanitario (HEMS), anche attività di elisoccorso più complesse con l’ausilio di metodiche particolari, come verricelli, nonché trasporto di farmaci, organi, persone, materiali in caso di calamità e maxi emergenze. Il numero degli interventi effettuati cresce quindi anno dopo anno al fine di migliorare le aspettative di vita dei pazienti e per sfruttare al meglio i centri di eccellenza regionale