Rapinava minori e chiedeva loro di diventare corrieri della droga. Fermato 17enne rumeno
Rapinava minori e chiedeva loro di diventare corrieri della droga. Fermato 17enne rumeno: la polizia lo ritiene responsabile di almeno tre episodi avvenuti lo scorso gennaio nei pressi delle fermate del tram a Scandicci.
Rapina aggravata, istigazione a delinquere e tentativo di estorsione: sono i reati contestati ieri dalla polizia ad un cittadino rumeno non ancora diciottenne.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il giovane è ritenuto responsabile di almeno tre episodi consumati lo scorso gennaio nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici nella zona di Scandicci ai danni di minori.
Ieri mattina, proprio una delle vittime, mentre era sulla tramvia, ha riconosciuto tra i passeggeri il giovane che alcuni mesi prima lo aveva rapinato in strada del proprio cellulare. Il ragazzo non ha perso tempo chiamando subito il 113.
A fine gennaio lo straniero lo avrebbe prima costretto a seguirlo in un luogo appartato dove poi, minacciandolo di morte, si sarebbe fatto prepotentemente consegnare il suo smartphone. Il rapinatore avrebbe infine concluso la vicenda ponendo alla parte lesa rigide condizioni per rimpossessarsi del maltolto: improvvisarsi corriere della droga e consegnare per lui una ventina di grammi di marijuana; una vera e propria istigazione a delinquere, richiesta alla quale la vittima non ha naturalmente acconsentito.
Scattata la segnalazione, due volanti – una della Questura ed una del Commissariato “San Giovanni” – hanno immediatamente rintracciato il sospetto, raggiunto ad una fermata vicino al Parco delle Cascine. Tramite alcune testimonianze gli agenti sono poi riusciti ad individuare almeno altre due giovani vittime che avevano subito il trattamento del loro coetaneo nello stesso periodo.
I poliziotti si sono messi subito a lavoro per ascoltare questi ragazzi che hanno subito riconosciuto il loro aggressore nel 17enne fermato dalle pattuglie e ben noto alle forze dell’ordine anche per alcuni suoi precedenti specifici. Al momento il cittadino rumeno, senza fissa dimora e privo di documenti, è stato accompagnato al Centro Sicuro in stato di fermo di polizia giudiziaria.
Gli investigatori stanno ora verificando sue eventuali responsabilità in altri sei casi analoghi denunciati dall’inizio dell’anno