Pronto soccorso, positivi i dati sugli accessi dei Toscani all’interno del rapporto di Agenas

Nel 2023 più di un toscano su tre si è rivolto al pronto soccorso; un dato più o meno in linea con la media nazionale, gli stessi pazienti all’incirca del 2022. Se in tutta Italia, nel corso di quell’anno, sono stati però più di uno su cinque (il 22 per cento) i cosiddetti accessi impropri, ovvero quei casi che non era necessario gestire in pronto soccorso, meglio è andato in Toscana, che al riguardo può vantare numeri quasi dimezzati e uno dei tre indici migliori d’Italia

I dati sono stati resi noti nel corso di un evento che si è svolto nei giorni scorsi e in cui Agenas, l’Agenzia per i servizi sanitari regionali, ha tracciato il quadro a livello nazionale sugli accessi al pronto soccorso e sulla riforma dell’assistenza sanitaria territoriale, fondamentale per migliorare l’appropriatezza degli accessi ai pronto soccorso.

Dal rapporto di Agenas emergono anche altri numeri positivi per la sanità toscana riguardo i tempi di permanenza al pronto soccorso, ovvero la media di minuti intercorsi tra l’arrivo del paziente e la sua successiva dimissione: 116 contro 164 minuti del dato nazionale per quanto riguarda i codici bianchi, ovvero i casi in assoluto meno urgenti, ed una mediana di 66 minuti contro centoundici. Meglio della Toscana, riferendosi alla media aritmetica calcolata su oltre 66 mila accessi, hanno fatto nel 2022 solo Umbria e Bolzano. Nel caso dei codici verdi la media toscana è stata invece di 171 minuti contro 230 (quasi 240 mila i pazienti che nel 2022 rientrano in questa categoria) – un risultato che è il migliore d’Italia dopo la provincia autonoma di Bolzano – e 396 minuti contro 416 per i codici gialli, con la Toscana che si situa in questo caso a metà classifica con oltre 840 mila casi trattati.

Anche per quanto riguarda l’accessibilità ai pronto soccorso la Regione Toscana si colloca sotto alla media italiana, a conferma della garanzia di un servizio esteso e diffuso e capillare nei diversi territori della regione. Se il 2,58 per cento della popolazione italiana che abita nelle aree interne impiega più di trenta minuti a raggiungere il pronto soccorso più vicino, in Toscana la percentuale si riduce attestandosi all’1,7 per cento, e nei prossimi anni potrà essere ulteriormente migliorato grazie ai nuovi presidi territoriali, come le case della comunità e gli ospedali di comunità, attivate con i fondi Pnrr e che svolgeranno un servizio fondamentale per alleggerire la pressione sui pronto soccorso.  Si prevede infatti che l’accesso oltre i trenta minuti si ridurrà allo 0,79 per cento rispetto all’1,7 per cento, anch’esso in calo, del dato nazionale.

Dalla presidenza della Regione e dall’ assessorato al diritto alla salute della Regione Toscana arriva un commento positivo sui dati che, se comparati con le altre regioni del paese, evidenziano l’importante lavoro fatto nei pronto soccorso della Toscana. Tuttavia  è necessario uno sforzo ulteriore per migliorare la presa in carico nel territorio e ridurre gli accessi impropri. Questi numeri, si dice, sono il risultato dell’importante lavoro che viene fatto nei pronto soccorso della Toscana, grazie all’impegno straordinario dei professionisti del sistema sanitario pubblico che in questi anni hanno vissuto una pressione significativa, con una carenza importante di personale e in un quadro in cui la Toscana ha deciso di tutelare il sistema pubblico senza fare ricorso a medici ‘gettonisti’, che in alcune realtà hanno provocato un effetto distorsivo.

 

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio