PRATO – Abitazione trasformata in tintoria abusiva, due denunce
Sequestrati prodotti chimici e attrezzature utilizzati per l’attività. Scoperta dalla Polizia Municipale in via Bruno Zucca. E’ il primo caso del genere
Due coniugi cinesi avevano trasformato la propria abitazione in una tintoria abusiva e, per questo sono stati denunciati per violazione della normativa ambientale.
La scoperta dell’attività illecita, la prima nel suo genere, è avvenuta alcuni giorni fa, in seguito a un controllo, eseguito dal nucleo di Polizia Edilizia congiuntamente alla Polizia Ambientale in un appartamento ad uso civile abitazione situato di Via Bruno Zucca.
All’interno dell’ abitazione infatti i due coniugi, C.Z. di 46 anni e X.X. di 45 anni, avevano allestito in maniera artigianale un bancone da lavoro dove effettuavano operazioni di tintura di capi di abbigliamento mediante l’utilizzo di numerosi prodotti chimici, ad uso professionale, rinvenuti in fusti sia nelle stanze che nel terrazzo esterno.
Sotto il tavolo del salotto gli investigatori hanno trovato numerose bacinelle in plastica utilizzate per le operazioni di tintura a immersione e attrezzature per l’applicazione dei prodotti coloranti.
La successiva asciugatura avveniva all’interno di una struttura gazebo posta sul terrazzo e appositamente celata con un telo in tessuto per evitare di mostrare la merce che veniva appesa su appositi stand ad uso professionale al di sopra dei quali sono state rinvenute circa 400 grucce appendiabiti.
Su un quaderno di tipo scolastico venivano annotate le date di produzione ed il numero dei capi suddivisi per colore di tintura.
Alcuni dei fusti, per i quali che la normativa prevede il deposito all’interno di apposite platee di contenimento per evitare fuoriuscite o cadute accidentali del prodotto, erano stati appoggiati direttamente su alcune fioriere e riportavano in etichetta pittogrammi di pericolosità dell’impiego, con indicazioni di prodotti irritanti e corrosivi. I residui di acqua di tintura venivano quindi gettati nel lavandino domestico, dove sono stati rinvenute numerose tracce di colorante che, quindi, è penetrato anche nella pubblica fognatura.
Sia i prodotti chimici in uso che gli imballaggi plastici che mostravano residui del contenuto sono stati posti sotto sequestro insieme con la numerosa attrezzatura utilizzata per svolgere abusivamente l’attività insalubre, in assenza di alcuna autorizzazione ambientale.
I due cittadini cinesi sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti ed abbandono degli stessi all’interno del sistema fognario pubblico.