PISA – Affluenza turisti in calo, dati drammatici.
Francesco Voltini (Presidente Confalberghi ConfcommercioPisa): “Turismo Pisa – Dati drammatici: Occorre cambiare la mentalità”
Pisa: Primo quadrimestre Gennaio Aprile 2013
- Presenze 2013 -9% gen-apr 2013 343.319 gen-apr 2012 379.169
- Arrivi 2013 – 6% gen – apr 2013 139.671 gen – apr 2013 147.950
Secondo Quadrimestre Maggio Agosto 2013
- Presenze 2013 -8% mag-ago 2013 807.299 mag-ago 2012 878.637
- Arrivi 2013: Stabili mag-ago 2013 292.667 mag-ago 2012 293.228
Queste le parole del Presidente Voltini:
I turisti scappano da Pisa, come già anticipato a metà agosto e occorrerebbe uno shock per cambiare la mentalità dell’accoglienza pisana. Non ci sorprendono, ma sono dati drammatici quelli diffusi su presenze e arrivi in città nei primi otto mesi del 2013. Gli imprenditori chiamati a confrontarsi con i turisti tutti i giorni, da tempo hanno denunciato le difficoltà di un settore considerato dai nostri amministratori solo come una specie riserva di denaro per i bilanci pubblici, piuttosto che un settore economico sul quale investire. A Pisa il calo nel primo quadrimestre è del -9% delle presenze e del -6% degli arrivi, mentre per il periodo maggio agosto 2013, a parità di arrivi le presenze si sono ridotte dell’ 8%. Questo dato eclatante significa che la permanenza media dei turisti in città si è drasticamente ridotta.
Voltini rilancia:
Pisa è sempre più meta per una toccata e fuga in direzione di altre località. In questa fortissima contrazione gli effetti negativi della tassa di soggiorno sono a tutti evidenti, come è evidente il deficit di servizi pubblici messi a disposizione dei viaggiatori. Dai trasporti, ai servizi di informazione, dalla cartellonistica agli arredi urbani, dalle tariffe all’assegna di toilette, è l’intero sistema dell’accoglienza pisano a segnare drammaticamente il passo. I nostri clienti lamentano in molti casi una città sporca, insicura, non idonea a garantire standard minimi di benessere e qualità. Gli imprenditori continuano ad investire, ma la qualità dell’accoglienza di Pisa va completamente ripensata, utilizzando immediatamente le risorse derivanti dalla tassa di soggiorno.
Punti informazioni assenti, chiese e musei chiusi nei giorni di festa, comunicazioni degli eventi scarse e frammentarie, mentre la promozione all’estero attraverso fiere, missioni commerciali, workshop, azioni mirate di incoming è pressoché nulla. Dobbiamo ripartire dagli imprenditori, dal loro effettivo coinvolgimento nelle decisioni di carattere urbanistico che influiscono sull’accoglienza complessiva, in modo che le azioni siano siano determinanti senza inutile dispendio di energie. Dobbiamo puntare seriamente ai mercati emergenti. Dobbiamo investire risorse pubbliche nel settore, incentivando e agevolando il lavoro degli operatori. E’ necessario fare tutto questo, altrimenti il rischio è che questa crisi diventi strutturale.
fonte: ConfcommercioPisa