MotoGP al Mugello: i successi degli italiani (e le speranze di oggi)

Enea Bastianini ha una ghiotta chance per riavvicinarsi alla vetta della classifica di MotoGP e accorciare le distanze con il campione in carica Fabio Quartararo. Il prossimo appuntamento nel calendario del Mondiale sarà infatti tutto italiano, con la tradizionale corsa del Mugello che dal 1994 ad oggi si tiene puntualmente in ogni edizione del campionato. Invero, il primo Gran Premio d’Italia è datato 1914 e con l’avvento del motomondiale si è corso soprattutto a Monza, per poi effettuare vari spostamenti di sede tra Imola e Misano Adriatico.

Il recordman di vittorie di questo Gran Premio è il leggendario Giacomo Agostini, il più grande pilota di sempre con 15 trionfi iridati. Proprio lui che al Mugello è stato costretto al ritiro nel 1976, poco prima di terminare la carriera. Nel 1922 il Gran Premio d’Italia aveva cambiato denominazione diventando il Gran Premio delle Nazioni, ma in seguito sono state parecchie le modifiche che hanno contraddistinto questa gara. Solo nel 1991 è stato ripristinato il nome di Gran Premio d’Italia. L’autodromo internazionale del Mugello è ormai meta ambita dai più grandi piloti del mondo, non solo italiani. Il tracciato, che è situato nel comune di Scarperia e San Piero, in Toscana, è lungo oltre 5 km e conta 15 curve.

Se si considera la sola era del Mugello, dal 1997 ai giorni nostri, a detenere il maggior numero di successi è il pilota più amato degli ultimi decenni nel Bel Paese. Valentino Rossi è il pilota con più vittorie in MotoGP al Mugello: 7, seguito da Jorge Lorenzo a quota 6, mentre nettamente staccato a quota 2 c’è Michael Doohan grazie ai successi ottenuti del ‘97 e del ‘98. Le 7 vittorie del Dottore sono peraltro consecutive, ottenute tra il 2002 e il 2009 con Honda e Yamaha, ossia nel pieno del periodo d’oro della carriera di VR46. Altri 3 italiani, comunque, sono riusciti a togliersi la soddisfazione di vincere da quelle parti nella classe principale: Loris Capirossi nel 2000, Andrea Dovizioso nel 2017 e Danilo Petrucci nel 2019. L’anno scorso, neanche a dirlo, fu Fabio Quartararo a trionfare.

Le speranze di oggi vengono facilmente individuate in Bastianini e in “Pecco” Bagnaia. Dopo il ritiro di Valentino Rossi dovranno essere loro a riportare in alto il tricolore in MotoGP. Non è escluso che già questo possa essere l’anno buono. Entrambi hanno già avuto modo di vincere un Gran Premio in questa edizione del motomondiale. La lotta al vertice sembra serratissima e dopo 7 tappe è arrivato il momento di entrare nel vivo della competizione. Ogni errore potrebbe costare caro, soprattutto a Bastianini che è già stato costretto al ritiro in Portogallo, mentre Quartararo ed Espargaró sono sempre arrivati al traguardo finora.

Poche le chance per i vari Luca Marini, Franco Morbidelli e Marco Bezzecchi, attualmente nella seconda metà della classifica generale. Anche Andrea Dovizioso e Fabio Di Giannantonio stanno lasciando a desiderare. Gli italiani si ritrovano quindi con delle grosse responsabilità e non vogliono fallire un appuntamento tanto importante in casa, ma occhio a Johann Zarco: suo è il tempo record in gara al Mugello, pari a 1’46″810 e conseguito proprio un anno fa. Considerando che in questa stagione il francese non è mai andato oltre il secondo posto, la motivazione sarà massima. A maggior ragione, un eventuale successo italiano sarebbe molto più complicato ed entusiasmante.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio