Montegiovi, l’olio extravergine d’oliva biologico di Poderi Borselli conquista il Paese del Sol Levante
Incetta di medaglie al concorso internazionale Olive Japan 2023
Poderi Borselli continua a tenere alto il nome della Toscana nel settore olivicolo-oleario.
Il 2022 è stato un anno di grandi soddisfazioni per l’azienda agricola di Montegiovi, a Castel del Piano, grazie ai tanti riconoscimenti nazionali e internazionali ottenuti dalle sue etichette di olio EVO biologico di Olivastra Seggianese DOP — premiato tra i migliori oli al mondo alla XXVIIª edizione del Premio Internazionale Biol — e blend, seguiti, nel 2023, dall’inserimento nella Guida agli Extravergini di Slow Food, che recensisce le migliori aziende olivicole italiane.
Un successo che non accenna ad arrestarsi e che, anzi, continua a trovare conferme ben oltre i confini della Maremma e dell’Amiata, della Toscana e dell’Italia.
È il Giappone, stavolta, a riconoscere l’eccellenza dell’olio extravergine d’oliva biologico prodotto da Davide Borselli — titolare di Poderi Borselli e giovane imprenditore agricolo — nel cuore della Conca d’Oro. Lo ha fatto in occasione della competizione internazionale Olive Japan, che ogni anno recensisce oli EVO di aziende agricole provenienti da tutto il mondo e assegna loro una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo sulla base di un’attenta valutazione olfattiva e gustativa.
E sono addirittura tre le medaglie che Poderi Borselli ha portato a casa, a Montegiovi, al termine dell’edizione 2023 del concorso — nel 2022, aveva già ottenuto il massimo riconoscimento per l’etichetta Argento —, di cui due d’oro, per i suoi chefs-d’oeuvre EVO biologici monocultivar 100% Seggiano DOP Oro e blend Argento, e una d’argento per l’extravergine Èstrabono, della selezione Il delicato, pensato per soddisfare il palato di tutti, intenditori e non, grandi e piccoli.
“È un risultato, anzi, un triplice risultato, che ci dà grandissima soddisfazione e che siamo fieri di aver ottenuto, non soltanto per noi, ma anche per il borgo e la comunità di Montegiovi, che sono la casa e la famiglia di Poderi Borselli — afferma Davide —. Vederci riconosciute tre medaglie, per di più d’oro e d’argento, è la perfetta conclusione di un anno di duro lavoro e di continuo impegno in studio, ricerca e innovazione. Aggiungo che Olive Japan è una delle principali competizioni internazionali del settore, il che rende questo risultato, a maggior ragione, di fondamentale importanza per la nostra azienda agricola.”
Poderi Borselli si trova a 480-500 metri sul livello del mare. L’escursione caldo-freddo dal giorno alla notte, insieme alle proprietà vulcaniche del terreno, contribuiscono a produzioni caratterizzate da aromi e sapori unici, come segnalato dalla stessa giuria del concorso. Oggi vi si contano circa 6000 piante di olivo, la maggior parte centenarie ed alcune millenarie, e 3 ettari di vigne, i cui frutti vengono coltivati e trasformati nel rispetto della natura e dell’ambiente, applicando esclusivamente tecniche produttive sostenibili.
“Scegliere di lavorare una monocultivar con metodo biologico significa essere consapevoli che, se un’annata va male, per il clima o per la mosca, c’è il rischio di restare senza produzione, con un enorme danno economico — spiega Borselli —. Al tempo stesso, se ci sono tutte le condizioni per un buon raccolto, allora la passione, l’impegno e la fatica sono ampiamente ripagati dalla soddisfazione di proporre un olio di assoluta eccellenza, senza uguali. Il risultato si legge anche e soprattutto sul volto dei consumatori, quando lo assaggiano durante le nostre degustazioni.”
“Il cambiamento climatico, certo, non aiuta. Noi agricoltori siamo i primi a sperimentare e, purtroppo, a subire le conseguenze di un tempo instabile e di eventi estremi che sempre più spesso si abbattono sul territorio. Gli ultimi raccolti, nonostante le stagioni complicate, sono stati comunque di alta qualità e il crescente numero di premi ricevuti dal 2021 lo dimostra. Confidiamo che, nonostante i forti squilibri estivi che stiamo vivendo, il 2023 ci permetta di alzare ulteriormente l’asticella.”