Medicina estetica, cresce l’interesse e l’uso della tossina botulinica

Si chiude l'evento di due giorni a Rimini per i 10 anni di Aiteb, centinaia di ospiti e novità nel settore

Si è chiuso l‘evento di due giorni dedicato ai primi 10 anni di Aiteb, l’Associazione Italiana Terapia Estetica Botulino. Medici e professionisti della salute da tutto il mondo si sono riuniti al Palacongressi di Rimini per il V congresso nazionale: tavole rotonde, approfondimenti e laboratori dedicati a “Il futuro della Tossina Botulinica”. 

“Sono oltre 20 anni di uso della tossina botulinica in medicina estetica – spiega Maurizio Benci, dermatologo di Firenze -. Tante cose in questo tempo sono cambiate e alla luce delle nuove acquisizioni e la comparsa di altre tossine botuliniche nel mercato, possiamo dire che ancora adesso siamo in una continua ricerca di soluzioni, di terapie e trattamenti innovativi. Esattamente come per la ricerca medica, anche la nostra non è mai finita. La tossina botulinica è un farmaco ancora da scoprire, che potrebbe essere usato in altri rami della medicina, ad esempio per malattie dermatologiche, reumatologiche e in oculistica. C’è curiosità di scoprire i risultati che verranno raggiunti tra altri 10 anni”.   

Presente, tra gli altri, all’evento a Rimini anche Emanuele Bartoletti, presidente della Società Italiana di Medicina Estetica. “Dopo questi due giorni si conferma l’interesse dei medici verso questo tipo di terapia, unica nel suo genere: quello che porta la tossina botulinica in medicina estetica non lo fa nessun altro farmaco. Non si tratta di una terapia per le rughe, ma per migliorare l’espressione. Ogni giorno troviamo indicazioni diverse per questo farmaco, anche cliniche, ed ha un margine di sicurezza elevatissimo. Ho fatto parte – aggiunge Bartoletti – del comitato promotore nella fondazione di Aiteb e sono contento dei rapporti scientifici tra la mia società e l’Associazione. Stanno crescendo insieme e la speranza è di continuare su questa strada. Aiteb è sempre di più un riferimento nazionale per la neuromodulazione, esplosa da quando è iniziato l’uso della tossina botulinica, e che continua ad affermarsi con basi scientifiche”.

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