Lucca, un 2025 ricco di mostre al Palazzo delle Esposizioni

Ecco il calendario delle esposizioni, tutte con ingresso libero

Un 2025 di mostre al Palazzo delle Esposizioni di Lucca tra pittura, scultura, grafica e satira: ecco le mostre che la Fondazione Banca del Monte di Lucca e alla Fondazione Lucca Sviluppo dedicano all’arte e ai suoi linguaggi, come dal 2008 a questa parte, per permettere ad artisti del territorio di essere conosciuti ed apprezzati e a nomi del panorama nazionale e internazionale di dialogare con la città.

Il calendario è stato presentato martedì 3 dicembre 2024 da Andrea Palestini, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Alberto Del Carlo, presidente della Fondazione Lucca Sviluppo insieme alla consigliera di amministrazione della FLS e referente per la programmazione delle mostre, Elena Cosimini, e alla referente progetti su Lucca per Artebambini sez. Toscana, Irene Ferrarese.

Nel Palazzo di piazza San Martino, al numero 7, si svolgeranno le seguenti esposizioni, tutte a ingresso libero e corredate da un ricco programma di eventi collaterali, quali incontri con artisti e curatori, visite guidate anche per famiglie, e laboratori curati da Artebambini, rinnovando l’apertura che il Palazzo delle Esposizioni offre alle mamme con bambini e alle famiglie,  che trovano all’interno anche un comodo pit stop baby con una postazione per l’allattamento e un fasciatoio per neonati, a disposizione di tutte le piccole e i piccoli visitatori.

Dopo l’inaugurazione, il 6 dicembre 2024 alle 17.00 dell’esposizione “La pittura contemporanea di Sandra Rigali e Luca Paparo incontra Puccini. Chi pose tanta forza nel tuo cuor?” a cura di Riccarda Bernacchi, che chiude il calendario 2024, apre sabato 25 gennaio 2025 alle 17 e chiude domenica 16 marzo 2025 la mostra Guglielmo Petroni. Il segno e la parola” dedicata allo scrittore e pittore lucchese Guglielmo Petroni (1911-1993), scrittore, poeta, pittore e collaboratore delle principali riviste culturali del secondo Novecento italiano, che si colloca nell’ambito dell’approfondimento e della riscoperta di personalità del territorio lucchese che la Fondazione Banca del Monte di Lucca e la Fondazione Lucca Sviluppo portano avanti da alcuni anni e che hanno come precedenti le mostre dedicate a Giuseppe Ardinghi e Mari Di Vecchio e all’ambiente artistico del Novecento a Lucca. La mostra ha inoltre il patrocinio del Comune di Lucca e del C.R.I.C.  – Coordinamento Riviste Italiane di Cultura. L’esposizione è curata da Alessandra Trabucchi con la collaborazione di Giovanni Ricci e intende raccontare e documentare la rete delle relazioni dello scrittore Guglielmo Petroni con il mondo artistico e intellettuale italiano, in particolare del periodo del secondo dopoguerra, approfondendo un aspetto meno conosciuto di Petroni, in veste di pittore e critico d’arte.

Da domenica 2 febbraio a domenica 2 marzo 2025 il Palazzo delle Esposizioni ospita “Giulia Santarini, scultrice”, a cura di Alessandro Romanini. Lucchese di nascita e di appartenenza, con questa mostra Santarini vuole presentare alla città il suo “bestiario contemporaneo”, uno sguardo sul mondo animale ed un’analisi sui suoi comportamenti in natura, atto a mettere in luce valori universali a cui l’uomo dovrebbe ispirarsi. Esseri che si muovono in gruppo in una dimensione comunitaria che li rende un monito al nostro individualismo, superando il concetto di distinzione e favorendo quello di appartenenza. Nove opere realizzate con materiali di recupero in cui il movimento mette in atto il concetto a cui si vuole dare luce nella rappresentazione, osservando, con analisi critica, l’influenza che l’uomo ha su gli equilibri naturali.

Da sabato 8 marzo a domenica 30 marzo 2025 sei artisti compongono la mostra multi-personale “Spazio 23”,. Si tratta di Mario Baroni, il cui lavoro si sviluppa verso una concezione di vita culturale attuale, il mondo nuovo della Fisica Quantistica e la relazione “Spazio Tempo”, delle cui opere hanno parlato Philippe Daverio, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Franco Cossu; Enrico Becherelli, grafico, autore di manifesti e pubblicazioni per numerosi enti pubblici e privati, dal 2003 arredatore di interni, fin dai primi anni 80 aderisce al movimento informale e successivamente all’astrattismo, sperimentando varie tecniche pittoriche; Marco Bianchi, attivo dal 1967 con numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero fino ad oggi, tra il 1975 e il 1980 sviluppa una ricerca che lo porta ad abbandonare il figurativo e a sperimentare nel campo dell’astrazione e basandosi sul principio del “Riciclare quanto è possibile”, nei suoi lavori utilizza vecchi giornali, manifesti, vernici industriali, colle, stoffe, cartoni, stucchi, oltre ad applicare con cura certosina lamine di foglia d’oro; Daniele Emilio Cinquini, da oltre 50 anni esprime l’arte tra pittura, acquarelli, grafica, scultura e ceramica, ha realizzato 19 personali e partecipato a numerose collettive di rilievo in gallerie private e in strutture pubbliche, è stato presidente di ASART dal 2012 al 2014 e consigliere fino al 2019 e socio dello studio Giambo arte contemporanea di Firenze; è interessato dal rapporto esistenziale fatto di pensiero, sogno, immaginazione e pulsioni istintive, oltre la spazialità, nella quale si espande il pensiero, realizza la convergenza, degli opposti sul senso della vita e del tempo, con uno sguardo attento a Kandinskij, Malevic, Mirò ed altri, di impronta lirica; Ferdinando Coppola, protagonista della scena associativa artistica versiliese, ha esposto in Italia e all’estero, lavora con combinazioni di forma e colore per produrre una configurazione interamente nuova: nelle sue opere, variando le aree dei differenti colori, emergono aperture, ora timbriche, ora finanche tonali; Glauco Di Sacco, ricercatore visivo che sperimenta sempre nuove soluzioni di tecnica e colore.

Da sabato 5 aprile a domenica 4 maggio 2025 è la volta di “Giovanni Lorenzetti (e gli allievi della bottega)”a cura di Claudio Della Bartola.  La pittura di Lorenzetti si ricollega alla tradizione dei grandi maestri figurativi dal punto di vista delle scelte tematiche e della qualità pittorica. Sue opere sono in gallerie e collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero, sua è la Madonna Del Rosario situata sopra uno degli Altari della Chiesa di Santa Caterina a Lucca. La mostra sarà l’occasione per esporre anche alcune delle opere degli allievi della “bottega” che Lorenzetti ha coltivato, approfondendo non solo la storia dell’arte ma anche diverse tecniche pittoriche originali ed inusuali.

Da sabato 10 maggio a domenica 8 giugno 2025 Marzia Martelli cura la mostra di Paolo Pelosini Paradiso perduto. Nell’anno dell’ottantesimo compleanno di Paolo Pelosini, le opere selezionate per questa mostra sono pittoriche e scultoree e riguardano la produzione degli ultimi anni, quelli del ritorno a Massarosa, sua terra di origine, dopo quasi mezzo secolo vissuto negli Stati Uniti. Il tema dominante del suo lavoro è sostanzialmente quello della degradazione dell’ambiente e di conseguenza dell’uomo e, le sue ultime opere, toccano nel profondo queste tematiche. Molte delle sue opere sono realizzate con materiali di recupero.

Da sabato 14 giugno a domenica 27 luglio 2025 la mostra Il mito tra sacro e profano nelle opere di Elio Lutri e Stefano Carlo Vecoli, a cura di Riccarda Bernacchi, raccoglie le opere di Elio Lutri, ingegnere, docente, viaggiatore, sognatore ed artista, come lui stesso si definisce, che ha esposto a Lucca, Pisa, Firenze, Venezia, Milano, Londra, Bruxelles e le cui opere sono esposte in permanenza al Museo Bois du Cazier a Charleroi in Belgio e al Museo Barsanti e Matteucci a Lucca, e dello scrittore, architetto e pittore Stefano Carlo Vecoli, le cui opere sono state esposte in personali e le collettive, in Toscana e in Italia.

Da sabato 6 settembre a domenica 12 ottobre 2025 arrivano al Palazzo delle Esposizioni le opere di Silvano Avanzini, con una retrospettiva a cura di Antonella Serafini dal titolo “Silvano Avanzini: satira e pittura”. Nel 2025 ricorre il centenario della nascita di Silvano Avanzini, uno dei più acuti interpreti di una particolare caratteristica del carnevale di Viareggio: la satira politica. In particolare tra la fine degli anni ‘60 e la metà degli anni ‘90 si è reso interprete di carri allegorici che sono andati ben oltre i confini locali e della manifestazione in quanto tale per divenire veri e propri spietati “editoriali” sui temi cruciali della società coeva. Per l’acutezza non soltanto di cogliere il contemporaneo e quello che andava accadendo ma anche di preconizzare il futuro, il valore di queste opere, il loro impatto mediatico è stato tale che più di una volta sono state rilanciate dalla stampa nazionale e internazionale quale testimonianza di una lettura sociale e politica forte e immediata.

Ma Avanzini ha avuto un’altra lunga esperienza creativa, di natura totalmente diversa ma nella sua vita altrettanto importante, quella della pittura. Accanto all’immagine pubblica che lo ha reso celebre, è sempre esistito anche un altro Silvano, intimo, privato che emerge dai quadri. Opere di dimensioni contenute, di colori tenui, silenziosi, dove lo sguardo si attarda sui panorami locali, consueti, conosciuti e in qualche modo rassicuranti, specchio di una dimensione malinconica, un risvolto esistenziale derivato forse anche dalle consapevolezze di quanto fosse brutale il mondo dichiarato con satira sferzante nei carri.

La mostra, con l’esposizione di disegni e bozzetti (circa 30), modellini (circa 5) e quadri (circa 50), darà conto delle due anime di Silvano Avanzini. 

Dopo la consueta pausa che vede il Palazzo delle Esposizioni ospitare alcune delle mostre espositive del Festival Lucca Comics & Games, le attività riprendono con le opere di Antonio Vignocchi, a cura di Massimo Bonino, da sabato 8 novembre a domenica 30 novembre 2025. Vignocchi si è dedicato alla pittura, prevalentemente di paesaggio, usando la tecnica dell’olio su tela “en plein air”, ha partecipato a diverse mostre collettive ed ha esposto i suoi lavori in alcune personali.

Da venerdì 21 novembre 2025 a domenica 25 gennaio 2026 prosegue l’indagine della FBML sui protagonisti lucchesi del Novecento con l’esposizione dedicata a Gaetano Scapecchi, presso lo studio dell’artista in Via dei Fossi, che diventa sede espositiva inedita,a cura di Alessandra Trabucchi, organizzata grazie al supporto dell’artista. Scapecchi, scultore, ha realizzato numerose sculture in campo funerario e monumentale, negli anni ’30, con Baccelli, la decorazione a stucco di Villa Puccini a Viareggio e, con il pittore Leone Lorenzetti, della Hall dell’Hotel Universo a Lucca; per una decina d’anni, a cavallo tra gli anni ’20 e gli anni ’30, ha fatto parte del gruppo di scrittori e artisti che frequentano il Caffè Caselli; i più assidui erano Giulio Benedetti, Guglielmo Petroni, Giuseppe Ardinghi, Mari Di Vecchio, Romeo Giovannini, Leone Lorenzetti, Valentino Landi, Cesare Olivieri, Domenico Lazzareschi, ma si univano spesso Enrico Pea e Sandro Volta e, quando capitava a Lucca, Ardengo Soffici. Costanti i contatti con Maccari. Successivamente è stato attivo nel “Gruppo Serra” ed ha partecipato a numerose Fondazioni e Enti per la difesa e la valorizzazione dei suoi grandi amori oltre l’arte: Lucca e le sue bellezze, le sue mura alberate e Giacomo Puccini e le sue opere.

Da sabato 6 dicembre 2025 a domenica 18 gennaio 2026, chiude l’anno la mostra delle opere di Gianfalco Masini: l’esposizione, a cura del critico d’arte Nicola Micieli. Il progetto rappresenta un racconto del percorso artistico di Gianfalco Masini dagli anni ‘70 ad oggi, per celebrare i suoi primi 50 anni di attività artistica. Verranno presentate circa cinquanta opere che abbracciano pittura scultura e grafica.

Palazzo delle Esposizioni di Lucca (Fondazione Banca del Monte di Lucca)
Piazza San Martino 7, 55100 Lucca
Per informazioni: Fondazione Banca del Monte di Lucca
T. +39 0583 464062
mostre@fondazionebmluccaeventi.it
www.fondazionebmluccaeventi.it

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