Lo stART Festival-Welcome to Pisa presenta la sua seconda edizione
L’arte urbana torna di nuovo protagonista nella città Toscana sulle orme di Keith Haring. Nuovi murales a Porta a Mare
Lo stART Festival-Welcome to Pisa torna a Porta a Mare per arricchire la galleria di arte urbana del quartiere pisano con le opere di artisti di fama internazionale, pisani e stranieri. Un museo a cielo aperto che collegherà idealmente il murale Tuttomondo di Keith Haring con la Darsena pisana.
La rassegna, curata da Gian Guido Maria Grassi con la collaborazione dell’assessore alla cultura del comune di Pisa, il patrocinio dell’Ateneo, il prezioso contributo dell’architetto Roberto Pasqualetti per il coordinamento esecutivo e il sostegno di Caparolcenter, si compone di una serie di interventi murari permanenti nel quartiere di Porta a Mare, eseguiti ad opera di un nutrito gruppo di artisti di rilevanza internazionale, figurativi e astratti, che si andranno ad aggiungere ai murales realizzati nell’edizione precedente.
Tema centrale degli interventi la storia del quartiere di Porta a Mare e la città di Pisa, secondo un percorso che punta alla riscoperta dei valori di una comunità attraverso la bellezza e l’arte e al dialogo fra opere e territorio.
Fondamentale il percorso partecipato con la comunità locale e il Consiglio Territoriale di partecipazione n.2 che ha manifestato fin da subito grande interesse per l’iniziativa. Come nella precedente edizione, il festival non trascurerà la sua dimensione didattica, con un coinvolgimento diretto delle scuole e dell’Università.
«Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto la realizzazione delle opere “Re-Nasci”, “Pisa01”, “Arno,30 toni”, “River stories” e “Galileo” ̶ ha commentato il curatore ̶ , quest’anno proseguiremo cercando di rispettare l’impostazione dell’edizione precedente, coinvolgendo artisti figurativi e artisti astratti, italiani e stranieri. Saranno inoltre presenti quest’anno anche importanti artisti pisani, tra i massimi esponenti del graffitismo.
Non vogliamo ancora svelare i dettagli ma possiamo dire che i Murales che saranno realizzati saranno più o meno quanti sono stati quelli realizzati nella prima edizione e tra i muri che saranno valorizzati dai nuovi artisti ci saranno quello della scuole Biagi e della scuole Beltrami gestito dalle suore Immacolatine che il 9 giugno festeggiano i cento anni dalla fondazione. Uno degli artisti sarà Aris. Gli altri dettagli saranno svelati prestissimo, già nei prossimi giorni».
«Riparte un progetto che ha convinto la città – ha dichiarato l’assessore alla cultura ̶ . La partecipazione ed il successo della prima edizione del Welcome to Pisa Festival testimoniano che l’arte pubblica è uno strumento davvero efficace di rigenerazione urbana e di coinvolgimento. L’energia degli organizzatori e la qualità degli artisti, insieme al supporto della comunità e delle istituzioni che la rappresentano sono il motore di un cambiamento davvero visibile».
«Dal punto di vista dell’università questo progetto e la prima puntata della sua realizzazione sono stati importanti. Il fatto che un gruppo di studenti si sia messo insieme per realizzare in autonomia un’attività artistica, oltretutto di qualità così alta, è in sé un’ottima cosa. Il fatto che questo sia intervenuto e di nuovo, oggi, intervenga in un quartiere così significativo come Porta a Mare (quello delle fabbriche, dei bombardamenti, delle lotte operaie, dei navicelli, dell’Arno) e che comprenda un’interazione con la comunità che lo abita (un popolo che conserva ancor oggi i segni di appartenenza a questo luogo) segna una novità interessante. Questo significa che i nostri studenti hanno valicato un muro, oltre quelli che hanno dipinto e dipingeranno, quello che li relegava (anche per loro responsabilità) ad essere ospiti della città, adesso vogliono esserne cittadini – ha dichiarato Davide Guadagni, portavoce del rettore Paolo Mancarella -. Il nuovo corso dato da questo rettorato vuol giungere proprio a questo e l’ateneo vuol favorire anche attraverso proposte come questa, che riguardano altri aspetti del vivere quotidiano, la socialità, i trasporti, la possibilità di frequentare i luoghi di studio anche per altre attività. Auguri quindi per questa importante iniziativa alla sua seconda edizione».
Un progetto ambizioso dunque, quello rappresentato dallo stART Festival-Welcome to Pisa , che mira a coniugare riqualificazione urbana e culturale, attraverso la creazione di un importante distretto di arte contemporanea dal respiro internazionale seguendo quattro obiettivi principali: city beautification (arte come espressione di pubblica bellezza al servizio di tutti), riqualificazione urbana (vincere l’anonimato e valorizzare il quartiere),partecipazione attiva della comunità e attrazione turistica. Un fenomeno quello della street art che, al di là delle definizioni non sempre concordi (arte urbana, muralismo, writings, wall paintings,…), si sta affermando come l’espressione artistica più dirompente di questi anni in grado di travalicare i confini territoriali e dare origine a dei cambiamenti sociali ed urbanistici nelle città per i quali è stato coniato il termine di “gentrification”: si pensi agli esempi di Berlino, New York ma anche di Valparaiso in Cile che è stata di recente consacrata patrimonio mondiale dell’Unesco; lo stART Festival-Welcome to Pisa è dunque destinato a contribuire all’affermazione crescente di Pisa nel panorama internazionale.
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