Liberi professionisti, la Regione Toscana sarà la prima in Italia ad equipararli alle imprese
Sarà la Toscana la prima regione italiana ad equiparare i liberi professioni alle imprese dando così loro la possibilità di accedere ai fondi comunitari e a tutti i bandi.
Lo ha annunciato oggi pomeriggio il consigliere del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, partecipando al convegno ‘Finanziamenti Europei ed Europrogettazione per promuovere ricerca, innovazione, benessere economico-sociale e sviluppo del territorio’ (organizzato da Enpap col patrocinio della Regione) che si tiene oggi e domani presso l’Auditorium di Sant’Apollonia a Firenze. L’altra novità annunciata riguarda la modifica della legge regionale in materia per istituire l’osservatorio delle professioni intellettuali.
“La Regione – ha commentato il presidente Rossi – ribadisce il proprio impegno al mondo dei professionisti, una delle leve fondamentali dello sviluppo della economia regionale, dato che rappresentano il 10% degli occupati toscani e quasi il 20% del pil. E lo fa, prima regione in Italia, sia attraverso una misura molto importante per garantire loro l’accesso ai finanziamenti comunitari e a tutti i bandi, che rinnovando la legge regionale, rafforzando così la possibilità di partecipare alle scelte di governo e, attraverso l’osservatorio, di avere sempre presente la situazione e l’evoluzione del mondo delle professioni”.
Simoncini ha ricordato che da alcuni anni è forte la richiesta, da parte del mondo professionale, di partecipare allo sviluppo della società toscana e di attenzione ai profondi cambiamenti intervenuti nel settore. La Regione ha risposto mettendo in campo un intervento legislativo e alcuni strumenti di sostegno, in raccordo con le politiche nazionali ed europee. La prima novità riguarda l’approvazione entro un mese della modifica alle linee guida dei bandi per la concessione di agevolazione alle imprese, alla luce di quanto disposto nella legge di stabilità in vigore dal 1 gennaio 2016 che ha riconosciuto quanto affermato dalla Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE e dal Regolamento Ue 1303/2013, equiparando i professionisti alle PMI. Quindi d’ora in poi i bandi della programmazione dei fondi strutturali europei 2014/2020 si dovranno estendere anche ai liberi professionisti in quanto appunto equiparati alle piccole e medie imprese.
La seconda novità è la proposta di modifica alla legge regionale 73 del 2008 (Norme in materia di sostegno alla innovazione delle attività professionali intellettuali), approvata dalla giunta regionale con delibera per rendere le misure più rispondenti alla naturale evoluzione ed alla dinamicità del sistema professionale. La modifica prevede, fra l’altro, l’istituzione di un osservatorio delle professioni intellettuali presso IRPET con compiti di monitoraggio, studio e ricerca nel campo del mercato delle professioni sul territorio regionale. A questo proposito Simoncini ha voluto sottolineare l’impegno del presidente della Seconda commissione (Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione, formazione) Gianni Anselmi che ha manifestato la volontà di adoperarsi per portare la modifica in consiglio entro la metà di febbraio.
Il consigliere del Presidente Rossi ha quindi concluso il proprio intervento facendo una rapida panoramica sulle misure attivate, ad oggi, dalla Regione a favore dei professionisti a partire dal Fondo di Garanzia, per la concessione di garanzie per consentire l’avvio di nuove attività, e proseguendo con il Contributo in conto interessi (concessione dell’importo degli interessi gravanti sui finanziamenti garantiti della precedente misura), i praticantati retribuiti per i giovani, i contributi per l’accesso al co-working (per chi è intende avviare un’attività autonoma), i voucher formativi (contributi per l’aggiornamento professionale) ed il Catalogo Servizi Avanzati e Qualificati per le PMI toscane.
La consistenza del settore professionale in Toscana è rappresentata dal 10 per cento del totale degli occupati. Al 31 dicembre 2013 gli iscritti ad Ordini e Collegi professionali erano 148.000, circa 39 professionisti ogni mille abitanti, 4 in più della media nazionale.