Le donne di Aidda a Firenze per il pianeta: ‘Più sostenibilità, più incentivi’
A Firenze le donne di Aidda per il pianeta: “Più sostenibilità, più incentivi. Serve trasformare il pensiero dal consumo usa e getta al consumo di qualità”
Le donne imprenditrici e dirigenti di azienda chiedono alle istituzioni un sistema a sostegno delle aziende “non globalizzabili” che si distinguono per il rispetto dell’ambiente
Più sostenibilità per il pianeta, più incentivi per le aziende che rispettano l’ambiente. Le donne di Aidda, l’associazione di imprenditrici e donne dirigenti di azienda affrontano il tema della Cura del Pianeta, dopo aver fatto una carrellata delle emergenze del pianeta in tema di inquinamento e cambiamento climatico e l’urgenza di intervenire, riprendono le fila di una proposta di progetto del 2012 esposta in occasione del 50° anniversario di Aidda Toscana, sulla difesa delle Eccellenze toscane.
Nella convinzione della necessità di trasformare il pensiero collettivo per trasformare il sistema per poter curare il pianeta, al convegno “La Dea “Cura”: una terapia per il pianeta”, AIDDA propone di stimolare il cambiamento dello stile di vita e dei consumi, iniziando a difendere quelle realtà economiche “non globalizzabili” come l’artigianato e le piccole imprese di nicchia, ma più in generale le aziende che si distinguono per il rispetto dell’ambiente e producono beni di qualità in tutti i campi compreso l’agroalimentare.
È questo l’appello che arriva da Aidda a tutte le istituzioni e realtà locali, che hanno come missione quella di sostenere la produzione eccellente e sostenibile locale.
“Dobbiamo recuperare valori come la durata di un bene, la qualità, la genuinità, la bellezza e raffinatezza che purtroppo sono andati persi nella globalizzazione del sistema – afferma Antonella Giachetti, Vice presidente nazionale AIDDA –. Crediamo che le Eccellenze in agonia debbano essere sostenute e aiutate a sopravvivere, per costituire una preziosa alternativa al modello di sviluppo di industrializzazione di scala e per educare ad un tipo di consumo di qualità, sostenibile e sano”.
La originaria proposta di progetto, partendo dall’analisi delle criticità che caratterizzano la sopravvivenza delle Eccellenze. prevedeva la riunione delle varie scuole di mestieri in una unica Scuola di Arti e Mestieri antichi in grado di garantire un vivaio di forze lavoro, prevedeva quindi anche una formazione specifica all’imprenditore che prepari l’azienda a sopravvivere al mondo “globalizzato”, la promozione web dei prodotti eccellenti che ne consenta anche la vendita online con adeguata organizzazione logistica capace di operare in tutto il mondo. Attualmente non esistono incentivi specifici per le imprese certificate (ISO 14001 o SA 8001), eccetto la misura di riduzione dell’Irap che al momento è da confermare per l’anno fiscale 2017.
“Gli incentivi alla sostenibilità devono entrare a far parte del sistema – dice Antonella Giachetti, Consigliere nazionale AIDDA Delegazione Toscana – soltanto così le aziende saranno realmente portate a investire sul rispetto dell’ambiente”.