LASTRA A SIGNA – Maria Cassi apre la nuova stagione teatrale

17 spettacoli fino a maggio 2017. Tra gli ospiti Giobbe Covatta, Enzo Moscato, Glauco Mauri, Scimone Sframeli…
Maria Cassi, Giobbe Covatta, Enzo Moscato, Glauco Mauri, Scimone Sframeli, Bobo Rondelli… Solo alcuni protagonisti della stagione 2016/2017 del Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze), punto d’incontro tra prosa, danza, musica, cinema e occasioni formative.

Intitolata Sull’amore e altri demoni sarà “Una stagione dedicata all’amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità – spiega il direttore del Teatro delle Arti, Gianfranco Pedullà – storie nate dall’amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare”.

Un fecondo intreccio fra tradizione, innovazione, drammaturgie contemporanee, classici e contaminazione dei linguaggi scenici che si dipana attraverso 17 spettacoli, da ottobre a maggio.

Tra questi, due produzioni originali della Compagnia Teatro Popolare d’Arte: il secondo episodio di “Dopo Salò” a firma di Massimo Sgorbani e “Mare Mosso” di Manuela Critelli, entrambi diretti da Gianfranco Pedullà.

Confermati quindi il progetto Resi_dance dedicato alla danza contemporanea e diretto dalla Compagnia Simona Bucci, le attività di formazione della Scuola Popolare e del Laboratorio di Arti Sceniche, il laboratorio/progetto Reading Poesia Performance a cura di Rosaria Lo Russo e la rassegna Scenaperta dedicata ai nuovi nomi della scena fiorentina.

Tra le novità, ben cinque formule di abbonamento, per tutti i gusti e tutte le tasche.

I giovani artisti dell'accademia

Inaugura venerdì 28 ottobre (ore 21 – biglietti 15/13/10 euro) Maria Cassi con lo spettacolo “Attente al lupo”. L’attrice toscana trae ispirazione dalla Bibbia, Eva e Adamo, Noè, i muratori intenti a costruire la Torre di Babele… Per porre l’accento sulle differenze che ci sono tra l’universo femminile e quello maschile: mariti che perdono le chiavi, che non trovano calzini nel cassetto dei calzini, e mogli che come delle circensi, si muovono abilmente nel “circo della vita”. 

In scena Maria Cassi è uomo e donna, Adamo ed Eva, personaggio remoto e contemporaneo, giovane e vecchio.  Si ride tanto – come sempre negli spettacoli di Maria – con delicatezza, in maniera alle volte surreale, sempre poetica. La musica cantata, da Dalla a Paolo Conte agli standard americani  diventa una punteggiatura alta di tutto lo spettacolo. Marco Poggiolesi in scena alla chitarra, è protagonista di una partitura che pervade lo spettacolo in maniera capillare.

Per chi lo desidera, dalle 20, c’è l’Aperitivo Teatrale, in collaborazione con Caffè La Posta (buffet e drink 6 euro, graditissima la prenotazione, tel. 055 8720058 – 331 9002510), mentre alle 19,30 nel foyer del teatro si inaugura la mostra “Humankind” dell’artista toscana Dalila Chessa.

La stagione del Teatro delle Arti continua venerdì 11 novembre con “Ciampi ve lo faccio vedere io”, spettacolo/concerto in cui Bobo Rondelli rende omaggio a un altro illustre livornese, il poeta/cantautore Piero Ciampi.
Dedicato a William Shakespare il primo appuntamento con la danza, venerdì 18 novembre: sul palco “Otello” di Opus Ballet e “Il cuore altrove” di Catalyst. Si prosegue sabato 26 novembre (ore 18) con “Me-Moire” della coreografa giapponese Yumiko Yoshioka, coproduzione Compagnia Simona Bucci.
Opera incompiuta di Luigi Pirandello “I giganti della montagna” va in scena venerdì 2 dicembre nell’adattamento dell’Opera Nazionale Combattenti, quell’”Atto III” con cui la compagnia porta a termine il testo.


Da venerdì 9 a giovedì 15 dicembre, prima nazionale del secondo episodio di “Dopo Salò”, la trilogia scritta da Massimo Sgorbani e diretta da Gianfranco Pedullà: ritratto poetico dell’Italia degli anni Sessanta, dal boom economico al consumismo, da Carosello al terrorismo.
La seconda parte della stagione prende il via venerdì 13 gennaio con “Stelle del Varietà”, commedia brillante a zonzo tra primo e secondo dopoguerra,  sulle note di “Sulla carrozzella”, “Vecchia Roma”, “Ma le gambe” e altri amarcord musicali, di e con Sandro Querci.
Con “La divina commediola” Giobbe Covatta ci conduce venerdì 20 gennaio tra i gironi infernali di tal Ciro Alighieri: versione apocrifa dell’arcinota Commedia in cui l’inferno diventa luogo di detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime e in particolare per i bambini. Come nel registro del comico napoletano, i contenuti spassosi si intrecciano a temi seri e drammatici.
giobbe-covatta
Nel programma di danza 2017 spiccano la nuova produzione “Gli Orbi” della Compagnia Abbondanza Bertoni e la prima nazionale di “Piaf”, di e con Angela Degennaro, rispettivamente venerdì 27 gennaio e venerdì 17 febbraio. E ancora: venerdì 3 marzo la Compagnia DNA in “L’amore ha i tempi dei Playmobil” e un laboratorio residenziale che porterà sul palco i partecipanti; venerdì 7 aprile il “Focus giovani coreografi” che coinvolge Sosta Palmizi, Ersilia Danza e Compagnia Simona Bucci; sabato 6 maggio (ore 18) la UCSB Dance Company, diretta da Delila Moseley.

Non mancano proposte di compagnie emergenti: premio In-Box 2015, venerdì 3 febbraio approda al Teatro delle Arti “L’insonne” della Compagnia LAB 121, liberamente tratto da “Ieri” di Agota Kristof. Data da definire – tra febbraio e marzo – ma certa la messa in scena di “Groppi d’amore nella scuraglia” di Tiziano Scarpa, con Emanuele Arrigazzi.
Venerdì 10 marzo spazio alla classica insieme all’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, istituzione formativa che ospita artisti proveniente da ben nove Paesi.
Venerdì 17 marzo prima toscana per “Amore” dell’ormai lanciatissima Compagnia Scimone Sframeli: il duo prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, all’interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”.
E grande è l’attesa per il ritorno di Enzo Moscato, attore, regista, autore, tra i massimi esegeti e interpreti della napoletanità: dedicato alla memoria del giovane drammaturgo Annibale Ruccello il suo “Compleanno”, venerdì 24 marzo al Teatro delle Arti.
La stagione di prosa si chiude martedì 11 aprile con altri due formidabili attori: Glauco Mauri e Roberto Sturno che ci riportano a Shakespeare con una rivisitazione dei suoi brani più celebri ne “Il canto dell’usignolo”.
Il canto dell'usignolo
La stagione 2016/2017 del Teatro delle Arti è organizzata con Comune di Lastra a Signa e Compagnia Simona Bucci, con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Coop Unicoop Firenze.

Entusiasta il direttore del Teatro Gianfranco Pedullà: “Questa stagione è dedicata all’amore, alla sua forza, alla sua assenza, alle sue deformazioni, alla sua necessità. Attraverserà, con i linguaggi delle arti (teatro, danza e musica) storie nate dall’amore e dal disamore, storie antiche o storie moderne, sempre pensando al domani, aprendo orizzonti possibili che solo i forti sentimenti riescono a creare.
Confermiamo l’intenso rapporto instaurato con il territorio di Lastra a Signa e i suoi cittadini, grazie soprattutto all’attenzione dell’Amministrazione Comunale, ma anche delle associazioni, degli enti, delle tante persone che si occupano di cultura e che hanno aderito alle nostre proposte.
Confermiamo anche la visione del Teatro delle Arti come progetto di eccellenza all’interno del sistema delle residenze teatrali promosso dalla Regione Toscana.
Aumenta il numero degli spettacoli. E ad aggiungersi sono soprattutto proposte di qualità, in un solco dove scorrono tradizione e innovazione, drammaturgie contemporanee, classici e contaminazione dei linguaggi scenici.
Teatro, musica e danza sono le linee guida. In campo musicale sono state avviate collaborazioni con istituzioni prestigiose quali il Maggio Musicale Fiorentino, oltre che con professionalità importanti del territorio. Teatro delle Arti si conferma punto di riferimento per platee diverse. Da qui la proposta di abbonamenti e mini-abbonamenti per ogni esigenza”.

“Siamo alla settima stagione del Teatro delle Arti, un teatro fortemente voluto e sostenuto da questa amministrazione e che nel corso di questi anni ha rafforzato le relazioni con i cittadini, con le associazioni locali e con le istituzioni culturali di Lastra a Signa” ha dichiarato l’Assessore alla cultura del Comune di Lastra a Signa Stefano Calistri. “La nuova stagione presenta una grande ricchezza di linguaggi, spaziando dalla prosa alla musica classica e contemporanea, e con elementi di legame stretto con il nostro territorio, grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale e con figure importanti come il musicista Rodolfo Alessandrini e il melomane Silvano Sanesi e per finire con Villa”.

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