La Lista ‘Siena Rinasce’ prende posizione sul femminicidio
Femminicidio: un fenomeno da prevenire anche a livello comunale
Vocabolario alla mano…cerco il significato della parole “femminicidio” ma è l’enorme biblioteca di internet che mi permette in qualche modo di capirne il concetto etimologico finale.
Mi accorgo subito che non è facile darne una definizione chiara, semplice; tra significati storici, richiami al latino ed all’inglese, mi accorgo del grande calderone delle parole in cui sono incappata.
Decido così di fare un percorso all’inverso..accendo la televisione e mi bastano pochi minuti, zapping in qua e in la tra un giornale e altro per capire subito ed efficacemente il fenomeno che vorrei provare a capire da un dizionario. Così sentendo le tante storie di violenza sulle donne, mi rendo conto della situazione di emergenza che pian piano si è andata ampliando a macchia d’olio in questi anni. E penso…in Italia? Succede in questo Paese? In quello stesso Paese che, vecchio anzi antico, ha fatto da esempio propulsore per le tante forme di democrazia presenti in tutto il mondo? Quello stesso Paese che ha firmato la Costituzione Italiana nella quale vengono sanciti i diritti inviolabili degli uomini? La risposta è sì.
Si lo so..starete pensando che voglio affrontare le solite ideologie di parte; solo ed esclusivamente delle donne ma vi garantisco che non è così. La cosa che credo debba essere sempre viva in ogni persona è la ricerca del sapere, del conoscere le ampie sfaccettature che la realtà quotidiana può presentarsi davanti e cercare, analizzando i vari fenomeni, di studiare e farsi promotori di soluzioni in qualche modo tangibili ma nello stesso tempo anche semplici. Vado avanti nella mia ricerca. Incappo in un buon articolo riportato sul settimanale del Corriere della Sera, la Ventisettesima ora.
L’articolo porta la firma dell’Avv. Barbara Spinelli e parla proprio del femminicidio. Ed apprendo cose che mi lasciano basita. Per esempio leggo che nel 2011 il comitato CEDAW, (se siete curiosi come me andate a leggere la storia della nascita di questo Comitato…non basterebbero 1000 pagine), ha chiesto al Governo Italiano una relazione sui dati in possesso circa gli episodi riconducibili appunto ai tanti casi di violenza sulle donne e, sconvolta, apprendo che il Governo non è stato in grado di fornire tempestivamente alcun dato….perché? Semplicemente perché non ne era in possesso.
Mi chiedo: “Ci sarà un modo per raccogliere dati!!” e continuando a documentarmi scopro che, ad esempio, in America Latina, i cosiddetti osservatori contro le violenze di genere, non solo funzionano, ma forniscono dati al limite della perfezione e fanno da catalizzatori per far attuare in maniera capillare politiche contro la violenza di genere. Continuo la mia riflessione e penso:” attuare un simile monitoraggio in Italia sarebbe facilissimo visto il livello di democrazia e di rispetto dei diritti che abbiamo qui.
Oggi il femminicidio è la principale causa di morte delle donne. Sono preoccupanti i dati che oggigiorno si possono raccogliere solo attraverso i media. Cosa posso fare io? Se domani venissi chiamata a svolgere il ruolo che tanto vorrei rappresentare in seno alla comunità senese, cosa posso fare per garantire quel minimo di sicurezza che forse tante donne sentono minare ma che per paura e per timore psicologico non denunciano?
Voglio continuare il percorso di incentivare sempre di più corsi di autodifesa e voglio organizzare anche dei corsi che insegnino alle donne a far riacquistare quella autostima che è determinante nella vita di ogni singolo essere umano. Dico voglio perché penso che questa città Siena, appartenga indistintamente a tutti coloro che la vivono ed ognuno di noi può e deve essere utile all’altro. Troppo moralismo?
No. Solo impegno a cambiare anche un solo tassello ma nella direzione del benessere sociale che tanto sta a cuore non solo a me….
fonte: Federica Gioia lista SIENA RINASCE