La Cina bussa alla porta del Chianti, delegazione del Qingtian County ricevuta al Consorzio Vino Chianti

Cinque rappresentanti del governo cinese in visita ufficiale oggi alla sede del Consorzio. Il direttore Galli Torrini: “Guardano al nostro mondo con occhi attenti e aperti”

Chianti Cina2 La Cina è sempre più vicina al Chianti. E lo ha dimostrato con la visita ufficiale di oggi: una delegazione del Qingtian County, nella provincia cinese dello Zhejiang, ha incontrato il Consorzio Vino Chianti, per invitare ufficialmente il Consorzio alla prossima edizione dell’Expo Wine che si terrà a Quingtian dal 14 al 16 novembre.
L’incontro – nato nell’ambito di un viaggio della delegazione cinese in Toscana – si è svolto nella sede del Consorzio, dove il direttore Saverio Galli Torrini ha accolto i rappresentanti del governo locale cinese con uno spirito di apertura e condivisione. “Per noi – ha detto Galli Torrini – è stata una bella opportunità per raccontare chi siamo, ma anche per ascoltare chi viene da lontano con sincero interesse. La Cina guarda al Chianti con occhi nuovi: colti, attenti, aperti”.
Durante l’incontro sono stati approfonditi anche temi di stretta attualità per il mondo del vino, quali l’andamento del mercato cinese, le nuove tendenze dei gusti dei consumatori e la presenza del vino italiano nel mercato cinese.
La delegazione cinese era composta da Zhou Yun (vicecapo del governo della contea), Chen Yincheng (vicedirettore dell’ufficio governativo), Ji Suhai (direttore Cultura e Turismo), Wu Haiyan (responsabile degli scambi economici) e Lin Yue (vicedirettrice della zona di cooperazione culturale e commerciale per gli overseas Chinese).
Il vino come filo rosso, il Chianti come modello da conoscere. “Siamo convinti – ha concluso il direttore Galli Torrini – che la cultura del vino sia una forma di diplomazia naturale: conviviale, concreta, autentica. Quello cinese rappresenta un mercato molto importante per il Chianti, che il Consorzio continuerà a monitorare con molta attenzione e che ci vedrà nuovamente presenti anche nel prossimo OCM”.
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