Idrogeno verde, inaugurato a Calenzano laboratorio congiunto tra UniFi e McPhy Energy 

Realizzerà analisi scientifiche e prove tecniche per sviluppare soluzioni tecnologiche sostenibili

Produrre idrogeno “pulito” attraverso procedure sostenibili per l’ambiente è l’obiettivo comune di Università di Firenze e McPhy Energy, che hanno inaugurato stamani il Laboratorio Congiunto di Ricerca Green Hydrogen Production Technologies (H2tech), presso il laboratorio LINEA di Calenzano.

La nuova partnership si basa su una collaborazione di successo, iniziata tre anni fa, tra Unifi e McPhy, azienda specialista in elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde. H2tech sarà impegnato nello sviluppo di tecnologie avanzate per la produzione sostenibile di idrogeno, con focus su tecniche di elettrolisi ed ottimizzazione industriale degli elettrolizzatori.

Al taglio del nastro erano presenti il prorettore al trasferimento tecnologico, attività culturali e impatto sociale Marco Pierini, il responsabile scientifico di H2tech e docente Unifi Alessandro Bianchini, il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani e il Chief Technology Officer di McPhy Benoît Barrière.

Nel laboratorio l’Ateneo metterà in campo la propria esperienza per condurre analisi scientifiche e prove tecniche mirate, affinché le soluzioni tecnologiche implementate da McPhy possano fornire prestazioni di eccellenza e massima sicurezza.

L’accordo sottolinea anche l’importanza della vicinanza geografica, dal momento che un impianto di produzione e test di McPhy si trova a San Miniato, paese vicino a Firenze.

“L’Università di Firenze sta affrontando la ricerca sull’idrogeno verde e, più in generale, sulla transizione energetica, con un approccio multidisciplinare che spazia dagli studi di frontiera sugli aspetti tecnici ai progressi in politica ed economia – dichiara la rettrice Alessandra Petrucci –. In questa prospettiva, il trasferimento tecnologico all’industria rappresenta un pilastro di questo approccio. Siamo quindi estremamente felici di aprire questo nuovo laboratorio congiunto con McPhy, che rappresenta il culmine di diversi anni di fruttuosa collaborazione”.

“La nuova struttura sperimentale – prosegue – integrerà i nuovi laboratori di Calenzano, che rappresentano un fiore all’occhiello della nostra ricerca ingegneristica e rappresenteranno la cornice perfetta per una ricerca sinergica poiché ospitano anche una varietà di altri banchi di prova per studiare sia la compressione dell’idrogeno che la combustione pulita”.

“Siamo molto soddisfatti di questo nuovo laboratorio congiunto con una rinomata università – afferma Benoît Barrière –. McPhy collabora con una dozzina di istituti accademici in tutto il mondo, il che è un modo per rafforzare il nostro ruolo di leader nelle apparecchiature di produzione di idrogeno verde. Infatti – continua – combinare la nostra competenza industriale e l’innovazione tecnologica con la ricerca fondamentale delle istituzioni accademiche consente lo sviluppo di soluzioni più efficienti, accelera l’ottimizzazione delle tecnologie e aiuta ad anticipare le esigenze future nel modo più efficace possibile”.

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