FIRENZE – Giani rinuncia a correre. Nardella candidato Pd
FIRENZE – «Matteo Renzi mi vede nella squadra: lui è l’allenatore. Io avrei preferito fare il centravanti, ovvero fare il sindaco di Firenze, mi viene chiesto di fare il centrocampista, però quando si gioca in squadra è una cosa che riempie d’orgoglio». È quanto ha dichiarato all’Ansa Eugenio Giani, presidente del consiglio comunale di Firenze e consigliere regionale, fino a poche ore fa uno dei candidati papabili a subentrare a Renzi alla guida del Comune di Firenze. «A lui – ha aggiunto – offro molta più sicurezza se mi ha a Palazzo Chigi piuttosto che a Firenze, almeno per il momento. Ho preferito questa strada piuttosto che presentarmi alle primarie contro Dario Nardella. Devo essere molto sincero: probabilmente avrei vinto o comunque me la sarei giocata, ma poi avrei creato problemi alla città perché avrei dovuto amministrare avendo un rapporto di competizione con quella speranza per Firenze che si chiama Matteo Renzi che in questo momento vive, non solo per lui ma per l’intera città la sfida di diventare presidente del consiglio. Sinceramente sarebbe stato un danno per Firenze e ho preferito fare questa scelta».
Giani ha anche spiegato di aver parlato ieri con Renzi. «Mi ha detto che nel costruire un gioco di squadra preferiva che dopo di lui a Palazzo Vecchio ci fosse una persona che avesse quel profilo di continuità nella rivoluzione generazionale che lui porta avanti. Quindi la persona adatta era il suo coetaneo Dario Nardella che ha 39 anni mentre io ne ho 54. Contemporaneamente mi ha detto che rispetto alla politica romana ero giovane e sarei potuto essere interprete di quel processo di rinnovamento e di valorizzazione del merito e delle competenze che costituiscono parte sempre importante che lui riesce a dare. Renzi con me è stato molto affettuoso e – ha concluso Giani – nell’indicarmi un incarico a Roma mi ha detto anche che lui quando arriva in un ambiente nuovo ha bisogno di sentirsi sicuro, come quando io in consiglio comunale gli guardavo le spalle soprattutto all’inizio del suo mandato di sindaco».