Grosseto, l’impegno dei professionisti di Malattie infettive contro patologie sessualmente trasmissibili

Dal lavoro degli ambulatori alle attività di prevenzione a scuola

Sul tema del contrasto alle malattie sessualmente trasmissibili i professionisti del reparto di Malattie infettive di Grosseto sono al lavoro sul fronte della cura e della prevenzione. Cosa sono le malattie sessualmente trasmissibili, quali sono i fattori di rischio e come ci si protegge sono i principali temi affrontati sia durante le consulenze di ambulatorio per le persone che vengono infettate, ma anche durante le lezioni a scuola, grazie alla collaborazione degli istituti scolastici del territorio.
Dal 2022, anno della prima epidemia da Mpox, è stata attivata l’email prep.gr@uslsudest.toscana.it e anche nel 2024 si torna a parlare dei rischi dell’infezione del cosiddetto Vaiolo delle scimmie a cui la comunità scientifica preferisce quello di Mpox. Due anni fa ci furono circa 70 accessi agli ambulatori per questa malattia (per vaccinazioni e screening), ma oltre a questa sono tante altre quelle che possono trasmettersi per via sessuale: dalla gonorrea, alla sifilide, dalle epatiti virali alle uretriti, fino all’Aids.
Gli ambulatori ospedalieri permettono ai pazienti di sottoporsi a prelievi ematici, urinari, Prep (profilassi pre esposizione da Hiv), counseling e prescrizione di terapia, inoltre ci sono attività specifiche in ambito dermatologico, ginecologico (Hpv test), e urologico/andrologico.
Di tutto questo si occupano gli specialisti guidati da Cesira Nencioni, direttrice del reparto di Malattie infettive del Misericordia di Grosseto: «Nel 2023 abbiamo effettuato circa 5500 visite ambulatoriali – dichiara la dottoressa Nencioni – sul fronte della prevenzione devo ringraziare i professionisti del reparto, particolarmente impegnati nella campagna con le scuole che ci ha permesso di formare in presenza 200 giovani studenti contro i rischi delle malattie sessualmente trasmissibili».

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