Grosseto, a La Ciottolona una cena-evento dedicata al Tartufo Bianchetto in programma sabato 18 marzo
Selezionata tra le migliori Osterie d’Italia 2023 dalla guida Slow Food, riapre, dopo la pausa invernale, la casa del giovane chef Duccio Frullani a Boccheggiano
Dopo la partecipazione al Salone del Gusto 2022, la conquista della Chiocciola Slow Food e l’inserimento nella relativa guida tra le migliori Osterie d’Italia 2023 — per citare solo alcuni dei grandi risultati ottenuti nell’ultimo anno —, La Ciottolona riapre i battenti, sabato 18 marzo, con una cena-evento dedicata al tartufo bianchetto a firma del giovane chef Duccio Frullani.
Una data che, a pochi giorni dall’inizio della primavera, segna un ritorno alla vita non soltanto della cucina di via della Madonna, lasciata all’abituale riposo di fine inverno, ma della stessa Boccheggiano, il piccolo paese situato in mezzo ai boschi del Comune di Montieri e cresciuto intorno alla miniera di pirite ormai chiusa.
Da sempre legata a Slow Food, la filosofia gastronomica e culinaria di Duccio Frullani, 28 anni, già Cuoco dell’Alleanza, valorizza la produzione locale, anzi, localissima, stagionale e di qualità attraverso la scelta di materie prime a km 0, tipicamente toscane, lavorate artigianalmente e con metodi raffinati. È con queste, e con la creatività che contraddistingue la sua visione — lodata anche da chef stellati della zona —, che Duccio Frullani re-interpreta di menù in menù la cucina del territorio.
Per celebrare l’apertura primaverile del 2023, La Ciottolona ha così organizzato una serata evento con un menù ad hoc e un protagonista senza pari in termini di gusto e prestigio: il tartufo bianchetto, che lo chef farà esibire in una danza di sapori, dall’antipasto al secondo, continuamente diversi. Uovo in doppia consistenza, polvere di funghi porcini, tartufo; pici, pecorino, miele e tartufo; filetto di maiale bardato con con tarese del Valdarno Presidio Slow Food, nido di patate, funghi cardoncelli e tartufo. Infine, la nota dolce del suo rinomato Ricordo di zuppa inglese, un invito a tornare, dal giorno successivo, ad assaggiare quello che invece sarà il nuovo menù di stagione.