Graduation Day 2023 dell’Università di Siena, festeggiamenti in piazza per i laureati
Giornata di festeggiamenti oggi a Siena per i nuovi dottori e dottoresse che hanno conseguito il titolo di laurea, triennale o magistrale, nell’ultimo anno accademico e che sono stati celebrati in piazza del Campo con la cerimonia del Graduation Day.
Un intera giornata scandita da appuntamenti importanti che hanno ritmato il giorno della festa.
In Rettorato, in mattinata, si è tenuta la cerimonia del conferimento della Laurea ad honorem in Medicina e Chirurgia al Professor Anthony Stephen Fauci e al Professor Rino Rappuoli.
Ad aprire i festeggiamenti è stato il Rettore Roberto Di Pietra che ha salutato e ringraziato i due neo laureati ad honorem dell’Ateneo e le numerose autorità accademiche civili, militari e religiose presenti. «Le lauree ad honorem che abbiamo il piacere di conferire ai professori Anthony Fauci e Rino Rappuoli – ha detto il Rettore Roberto Di Pietra nel suo discorso – costituiscono il riconoscimento di un percorso, di una maturazione di esperienza e di conoscenza, di tanti risultati ottenuti e messi a disposizione della comunità scientifica internazionale. Le Lauree ad honorem sono, allo stesso tempo, un atto di riconoscimento, ma anche di ringraziamento per il contributo portato alla scienza e alla conoscenza». Sono stati quindi i Professori Francesco Dotta, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e Neuroscienze e Vincenzo Sorrentino, Direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo a illustrare i due neo-dottori. Dopo la lettura della motivazione e della laudativo i due nuovi laureati ad honorem dell’Ateneo hanno tenuto la loro lezione magistrale.
Le celebrazioni si sono poi spostate nella splendida cornice della Piazza del Campo, dove nel pomeriggio hanno preso posto i circa 700 nuovi dottori e dottoresse che hanno conseguito il titolo di laurea triennale o magistrale nell’ultimo anno accademico, accompagnati da molti familiari ed amici. Alle ore 17 è iniziata la cerimonia del “Graduation Day”. Grande l’emozione al suono delle chiarine che hanno dato l’avvio all’evento, con il corteo accademico che ha fatto il suo ingresso in piazza. Ad aprire l’evento è stato il saluto, rivolto alle nuove dottoresse e ai nuovi dottori, del Rettore Roberto Di Pietra, attorniato dai Direttori dei Dipartimenti: «Lo scopo delle riflessioni che vi proporremo è quello di festeggiare il traguardo che avete raggiunto, desideriamo esprimere a tutte e tutti i migliori auguri, vogliamo manifestarvi i nostri desideri e le nostre “visioni” per il Vostro futuro».
Ha preso quindi la parola il Sindaco di Siena Nicoletta Fabio: «I veri protagonisti di questa giornata sono i nostri giovani, gli oltre 700 neo-laureati, a loro e alle loro famiglie voglio esprimere a nome di tutta l’amministrazione le più sentite felicitazioni per questo traguardo così importante raggiunto oggi nella nostra splendida città. Non tutti hanno avuto l’opportunità di partecipare a cerimonie come queste, cerimonie che rappresentano qualcosa di unico, da custodire nella memoria come un passaggio fondamentale della propria vita».
È quindi intervenuto il Capo Segreteria del Ministro dell’Università e della Ricerca, dottor Aldo Marchese, che ha portato il saluto della Sen. Prof.ssa Anna Maria Bernini, Ministro dell’Università e della Ricerca. Si legge nel messaggio del Ministro: «Nella vostra vita da studenti la laurea rappresenta certamente un punto di arrivo e al tempo stesso di ripartenza, perché nuovi orizzonti e luminose prospettive stanno già colorando il vostro domani. Oggi è il giorno dell’orgoglio. Ma non solo di quello tangibile rappresentato da una pergamena. È il giorno dell’orgoglio per il lavoro che insieme a tutta la comunità accademica siete riusciti a fare e che ha contribuito a rendervi gli uomini e le donne che segneranno la crescita del nostro Paese. Perché l’obiettivo principale dell’impegno quotidiano, nelle aule, nei laboratori, è quello di fornirvi la cassetta degli attrezzi perché possiate da soli costruirvi il futuro. Questo vuol dire crescere». «Il mio auspicio è che ciascuno di voi possa portare sul suo cammino personale il ricordo di questi anni trascorsi in questa grande comunità. – Prosegue il messaggio del Ministro -. L’Università è stata la vostra casa. Professori e studenti la vostra famiglia. Da domani farete nuove esperienze. Per realizzare il vostro futuro non avete bisogno di ricette magiche, avete già tutto quello che serve: è dentro di voi. Ed è il potere di immaginare la bellezza del domani. Io non posso che augurarvi di trovare il coraggio e la passione per seguire i vostri sogni e per fare, un giorno, la differenza. A tutti voi il mio abbraccio e il mio più grande incoraggiamento».
È poi intervenuto il Presidente dell’Associazione USiena Alumni dell’Università di Siena, Giulio Ancilli: «Il vostro cammino verso la laurea non è stato solo un insieme di lezioni accademiche. È stato un viaggio di scoperta personale, un’esperienza che a voi, come a tutti noi, ha insegnato molto più di quanto si possa trovare nei libri di testo». «Da domani sarete chiamati a risolvere problemi complessi, – prosegue Ancilli -, il cambiamento climatico, le disuguaglianze sociali e le crisi umanitarie. Questi temi richiedono risposte collettive ed è essenziale che il “noi” prevalga sull'”io”. Infine un invito: non dimenticate questo giorno, non dimenticate gli anni trascorsi in questa meravigliosa città, non dimenticate quello che avete ricevuto da questo Ateneo. Soprattutto non dimenticate il NOI, cioè questa comunità. Su una delle porte più belle di questa città è scritto: “Cor magis tibi Sena pandit”. Anche noi come Associazione siamo pronti ad accogliervi e a darvi il benvenuto per promuovere tutti insieme la crescita degli Alumni, degli Studenti e di tutta la nostra Comunità Universitaria. Il vostro contributo sarà prezioso».
Prende poi nuovamente la parola il Rettore Roberto Di Pietra per il suo discorso: «Avete scelto Siena, la nostra Università e, sono sicuro, la portate già nel cuore. Avete trascorso nell’Università un periodo di anni e lo avete vissuto in una fase importante della vostra vita. Avete raggiunto un traguardo importante e avete compiuto un percorso che, prima e più di essere di apprendimento, è stato di maturazione, di crescita, di trasformazione». Il Rettore ha poi ricordato il periodo pandemico e le sfide ulteriori per portare a termine il percorso universitario che finalmente quest’oggi si festeggia. Ha poi tratteggiato quale debba essere l’atteggiamento per affrontare il futuro: «Il mio invito, ed è un invito dal profondo del cuore, è quello che siate nella vita, nel lavoro e nello studio “persone serie”. Vorrei proporvi una sorta di “elogio della “serietà”. Parlo di serietà e non di “seriosità”. Essere seri è una necessità, quasi imperativa, essere seriori è un disastro. La serietà è un valore talmente normale che può sembrare strano il solo farvi riferimento ed il semplice suggerirlo. E, tuttavia, ne abbiamo un così tale bisogno che il solo suggerirlo può costituire un atto straordinario, oserei dire rivoluzionario. Essere persone serie significa essere persone responsabili, degne di fiducia, capaci di mettere in evidenza le proprie competenze, di dire quello che si sa fare e di chiarire quello che ancora non si sa fare, senza cercare di spacciarsi per esperti di tutto, quando magari non si è esperti di niente». «La serietà – prosegue il Rattore – si esprime con la responsabilità, la costanza, la coerenza, l’impegno, la leggerezza, la capacità di rispondere alle sfide (e alle sfighe!), a guardarsi indietro imparando dal passato. A mio modesto parere le persone serie costituiscono il baluardo, l’argine, il muro di contenimento contro i ciarlatani, i cialtroni, i furbetti, quelli che cercano sempre e comunque una scorciatoia comoda. Per fortuna il nostro Paese si regge sulle persone serie. Esse ci sono, fanno il loro lavoro, mandano avanti le scuole, le imprese, gli ospedali, le amministrazioni pubbliche, le università. Per questo vi dico che spero, desidero, mi auguro che voi tutte e tutti siate persone serie». Infine l’auspicio e l’augurio del Rettore: «Siamo abituati a sentir dire e sentirci dire: Italiani brava gente. Ecco, mi piacerebbe che in un futuro non tanto lontano, grazie a voi, si potesse cominciare a dire: Italiani gente seria! O, meglio, italiani gente brava e seria! In ultimo lasciatemi dire: Viva l’Università (statale e in presenza) e Viva l’Università di Siena (da sempre e per sempre)».
Si passa poi alla chiamata sul palco dei neo dottoresse e dottori, per la consueta fotografia con il Rettore e il Direttore del proprio dipartimento. Infine, a suggellare l’importante traguardo raggiunto, arriva il momento corale del lancio in aria del tòcco, un attimo liberatorio che stringe tutta la comunità accademica in un gioioso e simbolico abbraccio.
L’evento è stato accompagnato dal coro dell’Università di Siena, formato da componenti della comunità universitaria (studenti, docenti e personale), diretto dal Maestro professoressa Elisabetta Miraldi.
Il filmato integrale della cerimonia è pubblicato sul canale youtube dell’Università di Siena: Unisiena.