Giornata delle api, Coldiretti: festa con laboratori e mostre ma melari vuoti o quasi e apicoltori in crisi
In Toscana sono 7 mila gli apicoltori. Gli eventi da non perdere
Fattorie e mercati contadini in festa per la Giornata Mondiale delle Api. Arriva in anticipo nelle aziende agricole di Coldiretti e Campagna Amica il “World Bee Day” dedicato alle preziose amiche dell’ambiente e della biodiversità che i cambiamenti climatici e purtroppo anche l’impronta dell’uomo stanno mettendo in forte pericolo. Il mondo delle api, i loro segreti, le abitudini, la loro fragilità ma anche gli straordinari prodotti del loro lavoro, come il miele ed il polline, nutrienti e buoni, saranno al centro di tante attività e laboratori promossi dagli apicoltori in programma per tutto il fine settimana. Due gli appuntamenti da non perdere sabato 18 maggio (per tutta la mattina) al mercato coperto di Arezzo (via del Mincio) con il laboratorio per conoscere i segreti delle api a cura dell’azienda agricola Dante Moretti a Larciano, in Piazza Togliatti, nel pistoiese (dalle 9.00 alle 13.00) con la mostra mercato dei prodotti dell’alveare a cui partecipa l’azienda Campagna Amica di Piero Maccioni. Tante sono le aziende che ospitano in questi giorni le scolaresche che partecipano al progetto di educazione alimentare e sostenibilità di “Curiosi per Natura” promosso da Coldiretti e Donne Impresa Coldiretti Toscana che ha coinvolto, quest’anno, 20 mila bambini di ogni ordine e grado.
Una festa delle api con i melari vuoti o quasi a causa degli sconvolgimenti climatici con vistosi cali di produzione ed un consistente aumento dei costi per la nutrizione di soccorso per consentire la sopravvivenza delle famiglie come accaduto nelle scorse settimana a causa dell’abbassamento repentino delle temperature portate da neve e maltempo ma anche dalla necessità di spostare le arnie alla ricerca delle fioriture. In Toscana sono oltre 7 mila le aziende apistiche che si prendono cura di 170 mila alveari e 20 mila sciami e producono numerose tipologie di miele, dall’acacia al castagno, dall’edera al girasole, dalla sulla al rovo, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.
Ma non è l’unico grattacapo a cui deve far fronte il settore. L’oro delle api è infatti uno dei prodotti alimentari più falsificati sulle nostre tavole a colazione. Un barattolo su due che entra nel mercato UE proveniente dai paesi extra Ue, Cina in testa, non è puro ma è “allungato” con sciroppi zuccherini e “tagliato” con coloranti per falsificare l’origine botanica con lo scopo di aumentarne le quantità ed abbassarne il prezzo. In questo senso è stata accolto molto positivamente da Coldiretti Toscana il via libera da parte della plenaria del Parlamento europeo all’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari “per la prima colazione”, ossia la cosiddetta “Direttiva Breakfast”. Le norme di aggiornamento contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Nel caso delle miscele saranno indicate anche le percentuali con cui ciascun paese partecipa alla composizione di quel prodotto. E’ un bel passo in avanti verso la trasparenza. – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – Sono state poste le condizioni per mettere nelle condizioni il consumatore di avere un approccio consapevole ed informato al momento dell’acquisto e ai produttori di poter contare su strumenti efficaci per contrastare le contraffazioni e la concorrenza sleale. Trasparenza, tracciabilità e reciprocità sono per noi principi irrinunciabili per tutelare il reddito delle imprese agricole e la salute dei cittadini non solo italiani”.