Firenze, Voa Voa Amici di Sofia Aps riceve la Targa speciale per l’impegno sociale

A ritirare il prestigioso riconoscimento nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il presidente Guido De Barros

Era visibilmente emozionato Guido De Barros, presidente dell’Associazione Voa Voa Amici di Sofia Aps, quando questa mattina nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio ha ricevuto la targa speciale – simbolo della XL edizione del Premio Firenze – come riconoscimento d’onore nel campo dell’impegno sociale “Per la meritoria opera di sostegno alle famiglie colpite da malattie rare orfane di cura e per aver promosso i progetti Nutrigenica, Finestra su Casa Voa Voa e il Progetto pilota per la diagnosi precoce della Leucodistrofia Metacromatica”.

Dopo l’introduzione del Presidente del Premio Marco Cellai e il saluto della Vice Sindaca di Firenze Alessia Bettini, sono state consegnate le Targhe simbolo del Premio – riconoscimenti d’onore, appunto, nei campi della cultura, delle arti, della comunicazione, delle professioni, dello sport, dell’impegno sociale, del volontariato, del commercio – raffiguranti la “Ninfa Europa”, opera del maestro Pier Luigi Viti.

“È un onore per Voa Voa Amici di Sofia – commenta Guido De Barros – essere premiati in occasione della XL edizione di un riconoscimento così importante per Firenze, città dove la nostra associazione è nata e che ha sempre rappresentato il cuore delle sue attività. La concomitanza tra i quarant’anni del premio rende ancora più prezioso il nostro decennale: in questi dieci anni ci siamo fatti conoscere grazie ai servizi dedicati alle famiglie, alla nostra opera di sensibilizzazione e al supporto alla ricerca scientifica, come appunto è stato il progetto di screening neonatale della Leucodistrofia Metacromatica, attivo in Toscana già dal 13 marzo scorso proprio grazie all’impegno congiunto della nostra Associazione e del Laboratorio di Screening neonatale del Meyer di Firenze. Ci fa particolare piacere festeggiare con voi questo riconoscimento, proprio nell’anno in cui è partita questa sperimentazione che ci ha visto impegnati per anni e che descrive un’iperbole di amore nato con Sofia e portato avanti all’insegna della speranza, della gioia delle vite salvate, grazie alla diagnosi precoce che per i prossimi 3 anni di sperimentazione indicherà la terribile MLD, prima che sia troppo tardi. Dedico questo premio ai nostri volontari e a tutti i genitori speciali, costretti a sopravvivere ai propri figli dopo aver conosciuto l’amore vissuto ai massimi livelli, con la massima intensità di cui un essere umano è capace.”

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