Firenze, una chiusura nel segno dell’energia e del successo per Pitti Fragranze n.22
Quasi 1.700 compratori arrivati per il salone, in crescita del +5% rispetto a un anno fa, con presenze di operatori di altissima qualità
“Nei tre giorni di Fragranze sì è respirata in Leopolda un’atmosfera energetica – dice Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitt Immagine – tanta voglia di ritrovarsi a Firenze, con espositori e buyer arrivati anche da molto lontano, per fare scouting di nuovi brand e scoprire le novità di quelli di riferimento, percepire i trend, ascoltare i protagonisti e le prospettive più innovative del momento. I commenti raccolti tra gli operatori sono stati tutti di grande entusiasmo. In prima battuta, molto apprezzato è stato il lavoro di selezione dei brand e le tante novità proposte – dei 215 marchi di questa edizione (il 74% esteri), 96 sono stati i nomi nuovi, tra debutti e ritorni importanti al salone, e 23 i marchi della sezione degli emergenti Spring – un aspetto cruciale per i buyer, che sempre di più sono orientati allo scouting e a una proposta di fragranze originale per i loro clienti. E ancora una volta tutti ci hanno detto di aver trovato un layout di esposizione chiaro, un percorso di scoperta dei brand funzionale e una dimensione complessiva di lavoro molto stimolante.”
In tre giorni sono stati quasi 1.700 i compratori entrati in Stazione Leopolda (+5% rispetto a un anno fa), provenienti da più di 50 paesi del mondo.
Gli esteri hanno mantenuto gli alti livelli dell’ultima edizione – che aveva visto un incremento record – con circa 440 presenze. Molto bene anche le presenze dall’Italia, in aumento a superare quota 1.250 compratori complessivi.
La Francia si conferma in cima alla classifica dei mercati riferimento di Pitti Fragranze, seguita da Germania, Spagna, Svizzera, Russia, Ucraina, Regno Unito, Lituania, Turchia, Israele, Bulgaria, Emirati Arabi.
“La community di Fragranze – aggiunge il direttore generale di Pitti Immagine Agostino Poletto – fatta di espositori, nasi, buyer, operatori retail e anche stampa e media di altissimo profilo (più di 300 gli accreditati), ha dimostrato grande attenzione e partecipazione anche per il programma di talk ed eventi, altro aspetto fondamentale del Dna di Fragranze. E’ piaciuta molto la speciale esperienza sensoriale legata al tema di questa edizione, The Sound of Fragrance, curata da Paola Gariboldi e Susanna Macchia col contributo di due nasi d’eccezione come Sonia Constant di Givaudan e Cristiano Canali di Mane, del compositore Alessandro Meistro e della boutique agency Monogrid per la parte allestitiva.
E ancora – solo per citarne alcuni – la presentazione di Mane sulla New Gourmandise, gli incontri con personaggi del calibro di Olivier Cresp e Francois Hénin, quelli di Istituto Marangoni sulla Gen Z e di Storeis sul tema Scent of the Digital Age, gli workshop di Fragonard, l’installazione-evento di Infiniment Coty, e lo speciale cocktail profumato con cui Kaon ha celebrato Ajmal e i 22 anni dell’azienda a Fragranze. Ma è stata un’edizione in cui anche Firenze si è animata con incontri e presentazioni, con un calendario ricco di appuntamenti svoltisi in città. Un segno evidente di come la città stessa diventi sempre di più palcoscenico attivo e partecipe di Fragranze e della cultura olfattiva contemporanea”.
Con i suoi 215 marchi partecipanti a questa edizione il salone ha raggiunto il più alto numero di brand mai registrato. Pitti Fragranze si posiziona sempre di più come l’appuntamento di riferimento per scoprire le novità della profumeria artistica, del mondo beauty e benessere. Una kermesse che colloca sempre più la città di Firenze come location degli eventi della cultura olfattiva nel panorama internazionale.