FIRENZE – Twinning Eni Sud, accordo tra Metrocittà e Ministero francese dell’Interno
Partner in un gemellaggio per lo sviluppo locale in Algeria
Su proposta del Sindaco e consigliere delegato metropolitano Sandro Fallani, il Consiglio della Città Metropolitana di Firenze ha approvato un Accordo di partenariato fra Ministero francese dell’Interno e dei territori d’oltremare e la Città Metropolitana di Firenze per la partecipazione a un bando, ‘Twinning Eni Sud’, per attuare in Algeria un progetto di gemellaggio finalizzato al rafforzamento dello sviluppo delle autonomie locali del Paese e precisamente al Ministero algerino dell’Interno, delle Autonomie locali e della pianificazione territoriale (Miclat), in modo da far crescere, attraverso riforme istituzionali, organizzative e operative, l’attrattività dei territori e uno sviluppo locale sostenibile.
Questo tipo di gemellaggi è esteso dai Paesi candidati all’adesione all’UE a quelli vicini. Si tratta di accordi finanziati al 100 per cento da risorse della Commissione europea, con il coinvolgimento di funzionari pubblici dei Paesi membri e dei Paesi beneficiari.
L’obiettivo del progetto approvato dalla Metrocittà Firenze è il sostegno alla modernizzazione della struttura organizzativa del Ministero algerino e il rafforzamento delle sue risorse umane; l’incremento dell’attrattività dei territori e il consolidamento del ruolo delle comunità locali; l’ottimizzazione delle risorse delle autorità locali per supportare lo sviluppo locale.
La Città Metropolitana di Firenze ha perciò elaborato e presentato, insieme al Ministero dell’Interno e dei territori d’Oltremare francese (capofila del partenariato), una proposta di comune accordo per partecipare al bando, che è stata selezionata per il finanziamento dalla commissione giudicatrice, composta dai funzionari del Ministero algerino beneficiario e da quelli della Delegazione della UE ad Algeri.
Il 3 agosto 2022 il Contratto di gemellaggio presentato dal partenariato franco-italiano è stato sottoscritto dalle Autorità algerine beneficiarie e della Commissione Europea (pure agli atti d’ufficio). Ora il sì della Città Metropolitana, che è propedeutico all’avvio delle attività previste.