Firenze, la Questura aderisce al Protocollo per l’educazione alla legalità

Firmato l'accordo metropolitano in Palazzo Medici Riccardi

Il Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma ha firmato ieri, martedì 30 maggio, in Palazzo Medici Riccardi, il protocollo d’intesa per la promozione dell’educazione alla cittadinanza attiva e alla legalità, già siglato dalla Città Metropolitana di Firenze e i Comuni di Scandicci, Sesto Fiorentino, San Casciano Val di Pesa e Calenzano, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Fiesole, Firenze, Lastra a Signa, Pontassieve, Scandicci e l’Ufficio Scolastico Provinciale di Firenze.
L’evento, presieduto da Sandro Fallani, nella doppia veste di consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze e Sindaco del Comune di Scandicci, e Diye Ndyaie, assessore alla Legalità del comune di Scandicci. Con loro gli assessori Ferdinando Maida di San Casciano, Sara Martini di Sesto Fiorentino, l’ex procuratore Giuseppe Quattrocchi, Marta Boldi in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico regionale Ambito territoriale di di Firenze. Il Questore Auriemma ho sottolineato l’importanza formativa del protocollo, anche come strumento per avvicinare forze dell’ordine, gli studenti e le loro famiglie.

I territori afferenti alla Città Metropolitana, siglando il Patto di legalità, si impegnano nel promuovere consapevolezza e pratica dei diritti e dei doveri della convivenza civile e a svolgere attività legate alla cittadinanza attiva e all’educazione alla legalità coinvolgendo gli istituti scolastici e il mondo associativo e imprenditoriale, con l’obiettivo di arricchire il piano dell’offerta didattica e sensibilizzare gli studenti e la cittadinanza tutta all’impegno e alla lotta contro le mafie.

I Comuni che aderiscono all’iniziativa s’impegnano anche a scambiare tra loro buone pratiche sui temi della cittadinanza attiva e della legalità anche in collaborazione con soggetti dell’Associazionismo attivo in questo campo.

La Città Metropolitana di Firenze per parte sua si impegna a sensibilizzare i Comuni ricadenti nel territorio affinché s’impegnino a favorire l’attuazione di una programmazione concertata di azioni tra tutti i soggetti aderenti, scambiare esperienze, organizzare attività comuni, viaggi di studio, scambi didattici, attività formative, manifestazioni sportive e a sostenere iniziative e campagne di raccolta fondi a sostegno di realtà che lavorano sui beni confiscati alle mafie.

Rilevante il ruolo dell’Ufficio scolastico provinciale di Firenze il cui impegno è fornire comunicazione dei contenuti del protocollo alle istituzioni scolastiche, alle consulte provinciali degli studenti, alle associazioni studentesche e dei genitori delle scuole di Firenze e provincia.

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