Firenze Jazz Festival, a settembre undici giorni di concerti nelle più belle location

Tra i nomi già confermati: Karima, Simona Molinari, Ment4l - Scandroglio / Stumbras / Mccreadie / Galeotti Feat. Seamus Blake, Ferdinando Romano 4tet, Alessandro Lanzoni Trio & Francesco Cafiso, Simona Bencini & Lmg 4tet, The Leaping Fish Trio, Camilla Battaglia & Simone Graziano, Hack out!, Valentina Fin Trio e molti altri in arrivo

Dal 4 al 15 settembre torna il Firenze Jazz Festival, che, dopo 7 anni di attività nel capoluogo toscano, implementa ancor di più le caratteristiche che l’hanno portato ad essere uno dei principali festival musicali d’Italia, con oltre 30 concerti  previsti a Firenze e nella Città Metropolitana.
Nato come “Fringe” nelle prime due edizioni (2017 e 2018), quella che era una scommessa nel  panorama dei festival del paese ha avuto negli anni un successo di pubblico e di critica tale da portarlo tra i  primi festival d’Italia.
Punti di forza del Festival – organizzata da Centro Spettacolo Network Soc. Coop. con la direzione artistica di Francesco Astore e in partenariato con Music Pool, Musicus Concentus e in collaborazione con Empoli Jazz – è la gratuità di diversi eventi, unitamente a sistemi di biglietteria a prezzi popolari in grado di portare il meglio del jazz italiano ed internazionale a Firenze grazie ad una grande rete di partner e sostenitori tra cui: Ministero della Cultura, Comune di Firenze ed Estate Fiorentina, Città Metropolitana di Firenze, Publiacqua, Azienda vitivinicola Ruffino, Ditta Eredi L.Nigro, oltre a diversi club e locali di Firenze.
FJF 2023 Immagine di repertorio Alessandro Botticelli
Ph: Alessandro Botticelli

Torna anche quest’anno il main stage in Piazza del Carmine, uno sforzo che permette oggi ancora di più al FJF di divenire sia evento di piazza che evento multipolare, volto a soddisfare le esigenze delle platee più esigenti mantenendo al contempo la sua spiccata predisposizione a coinvolgere anche i neofiti ed il pubblico popolare.
La filosofia di base del Festival è infatti quella di superare l’evento effimero e la sola esibizione di grandi artisti  in favore di un percorso che punti a coinvolgere realtà diverse, sostenere giovani artisti  ed organizzatori, mettere in comunicazione soggetti ed esperienze del territorio in uno sforzo che diventa così un modo per aggregare mondi diversi attorno alla musica ed alla cultura.
Il disegno grafico del Festival è quest’anno affidato a Luchadora visual artist. L’idea dalla quale è voluta partire era quella di dar visibilità alle donne che sono state pioniere nel mondo del jazz. La sua  ricerca ha portato alla scoperta delle Sweethearts of Rhythm che ha deciso di rappresentare omaggiandole in maniera indiretta. Furono la prima band a froamericana tutta al femminile negli Stati Uniti. Durante gli anni ’40, la band comprendeva alcune delle migliori musiciste dell’epoca. Sono state etichettate come “la più importante e probabilmente la miglior band femminile della Big Band era”.

Le prime anticipazioni sul programma

A 15 anni Karima scopre Burt Bacharach grazie al disco “Dionne Warwick Sings Bacharach & David Songbook”, un’esperienza che le tocca l’anima. Dieci anni dopo corona un suo sogno, collaborando con il Maestro a Los Angeles. Ora Karima, che da anni esplora il mondo del jazz con rispetto e passione, rende omaggio al grande compositore con brani iconici come “I’ll Never Fall in Love Again”, “Do You Know the Way to San Jose”, “That’s What Friends Are For” e molti altri ancora.
Burt Bacharach , recentemente scomparso, è uno dei più grandi di sempre, capace di creare melodie indimenticabili interpretate da leggende come Beatles, Aretha Franklin e Dionne Warwick. Con oltre sessant’anni di carriera, ha vinto sei Oscar e diversi Grammy. Il concerto di Karima è fissato per venerdì 6 settembre all’anfiteatro di Villa Strozzi (inizio ore 21:30 – prevendita boxol.it).

A 12 anni dal loro debutto con “Sanfoka”, The Leaping Fish Trio torna con “Trees – The Music of Lou Reed: un’immersione nel repertorio del cantautore, dalla carriera nei Velvet Underground fino agli ultimi capolavori. L’idea è nata nel 2013, quando il trio suonò casualmente “All Tomorrow Parties” durante una serata, per poi scoprire la mattina seguente che Lou Reed era venuto a mancare. Durante il lockdown del 2020 hanno ripreso questo progetto, realizzando video a distanza e registrando successivamente l’album in studio.
Per (ri) scoprire queste melodie senza tempo che rivelano le radici della musica americana, l’appuntamento è fissato per venerdì 6 settembre  alla Limonaia di Villa Strozzi (inizio ore 19:00).

Alle 18:30 di sabato 7 settembre salgono sul palco di Villa Bardini Camilla Battaglia e Simone Graziano con ARSA: uno spazio dedicato alla dimensione sacra della creazione musicale, un luogo dove passione e discernimento si incontrano e si scontrano, mantenendo sempre un equilibrio costante. Forze opposte, che spingono in direzioni contrarie, trovano spazio in un repertorio vario per temporalità e genere e vengono sintetizzate dalle possibilità timbriche del duo che si muove in territori elettronici quanto puramente acustici.

A seguire, alle 21:30, Ment4l Feat. Seamus Blake: una formazione multiculturale formata da Michelangelo Scandroglio, contrabbassista toscano già vincitore del Premio Tomorrow’s Jazz; Mindaugas Stumbras, chitarrista lituano musicalmente cresciuto a Glasgow; Fergus McCreadie, pianista scozzese che incarna alla perfezione la tradizione del suo paese con quella jazzistica; Mattia Galeotti, batterista toscano di madre svedese anche lui molto presente nella scena jazzistica italiana e Seamus Blake, dal Canada. Musica originale che guarda alle tradizioni culturali dei paesi di provenienza, idee melodiche semplici e liriche, tipicamente folkloristiche, si intrecciano a intensi momenti di improvvisazione dove esplode l’energia del gruppo.Domenica 8 Settembre alle 18.30 sempre a Villa Bardini, un viaggio oltre le definizioni tradizionali con Ferdinando Romano Quartet “Invisible Painters”.
I pittori invisibili, sono l’immagine dell’impulso inconscio che genera la creazione: in questo equilibrio tra consapevolezza e istinto, composizione ed estemporaneità nasce il nuovo album di Ferdinando Romano. Il contrabbassista, compositore e improvvisatore mescola nel suo ultimo lavoro: elettronica, ambient e musica del ‘900, coniugando suoni digitali e l’amore per l’analogico. Sul palco insieme a lui Valentin Gerhardus, Federico Calcagno e Antonio Fusco.
A seguire, alle 21:30, tre talentuosi musicisti e un guest d’eccellenza: Alessandro Lanzoni Trio Feat. Francesco Cafiso. Il talento e la passione per il jazz uniscono Alessandro Lanzoni , Enrico Morello  e Matteo Bortone: un trio nato dall’incontro nelle aule di Siena Jazz. La loro esperienza comune, arricchita dalla maestria del sassofonista Francesco Cafiso, porta nel jazz contemporaneo qualcosa di innovativo, all’insegna della continua ricerca della fusione e dell’interplay.“A chi esita”  è il titolo del nuovo album della cantante e compositrice Valentina Fin, uscito all’inizio del 2024 per la Giotto Music. Con questo nuovo album, Valentina Fin celebra una forma di spiritualità e invita l’ascoltatore a osare, a sentirsi parte di un “uno” più grande, esplorando l’intimità e la connessione con il mondo, attraverso brani ispirati a poesie internazionali e testi che abbracciano il jazz, il rock progressive e molto altro. Il suo concerto è programmato per mercoledì 11 settembre alla Limonaia di Villa Strozzi (inizio ore 19:00).

A seguire, alle 21:30, sempre a Villa Strozzi ma nell’anfiteatro, l’atteso concerto di Simona Bencini e Lmg 4tet.  Simona Bencini non si può definire una cantante jazz tout court, ma un’artista duttile che ha fatto della contaminazione e della trasversalità la sua cifra stilistica: dal soul-funk dei Dirotta su Cuba alla canzone d’autore di Pacifico ed Elisa, dal jazz di Stefano Bollani e Lmg 4tet allo swing della PMJO (Parco della Musica Jazz Orchestra). Accompagnata da Lmg 4tet, quartetto pugliese col quale aveva registrato il suo primo disco jazz “Spreading Love”(GrooveMaster 2011, Egea), Simona Bencini torna con “UNFINISHED”, album di jazz songs inedite terminato durante il lockdown del 2020 in veste non solo di interprete ed autrice, ma anche di produttrice e discografica con la sua etichetta Sherazade Sound. Una Simona inedita, dolce, intensa, romantica che con questo nuovo repertorio racconta quel lato secondario, ma non meno importante, rimasto troppo a lungo sopito.Scorrendo questa prima lista di anticipazioni spunta il concerto di Simona Molinari previsto per giovedì 12 settembre all’anfiteatro di Villa Strozzi (inizio ore 21:30).  Cantautrice con 7 album all’attivo, ha collaborato con artisti del calibro di Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, Massimo Ranieri e Raphael Gualazzi.
Si è esibita nei più prestigiosi club e teatri del mondo, dal Blue Note di New York e Tokyo al Teatro Estrada di Mosca e ha partecipato al Festival di Sanremo con i suoi brani “Egocentrica” e “La Felicità”, e altre due volte come ospite. A novembre 2023, ha pubblicato il suo nuovo album “Hasta Siempre Mercedes”, un omaggio alla grande Mercedes Sosa. L’album include undici brani bellissimi, con riletture di classici come “Todo cambia” e “Gracias a la vida”, e collaborazioni con Tosca, Paolo Fresu e un inedito di Bungaro.

Chiude questa prima serie di concerti Hack Out, il trio che reinventa il jazz.  Nato nel 2019 al Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo, l”ensemble esplora l’equilibrio tra strutture armoniche e improvvisazione radicale, unendo timbri acustici ed elettrici per creare composizioni uniche. Dopo due album acclamati, “Cedrus Libani” (2021) e “Sad Music for Happy Elevators (2023),  il trio è pronto a sorprenderci di nuovo con un nuovo album in uscita ad ottobre 2024. La loro esibizione al Firenze Jazz Festival è fissata per giovedì 12 settembre a Villa Strozzi  (inizio ore 19:00).

Prime prevendite del Festival già online su www.firenzejazzfestival.it.

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