FIRENZE – “Greg” del regista Giuseppe Ferlito alla Compagnia per sensibilizzare gli studenti sulla pena di morte

Ad organizzare l’evento, che oltre alla proiezione del film prevede una tavola rotonda sul tema della Pena di morte, sono stati l’Associazione Culturale Immagina di Firenze con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana, nell’ambito delle celebrazioni per la Festa della Toscana 2021.

Saranno circa 300 gli studenti delle scuole medie superiori che lunedì 2 maggio alle ore 10 presenzieranno la proiezione di “Greg”, nel Cinema La Compagnia di Firenze. L’evento, fortemente voluto dal Consiglio Regionale della Toscana e organizzato dalla Scuola di Cinema Immagina diretta da Giuseppe Ferlito, è però anche aperto gratuitamente alla cittadinanza, fino ad esaurimento posti (si consiglia la prenotazione all’indirizzo mail info@cinemaimmagina.it).

Ad aprire l’incontro sarà la proiezione del mediometraggio “Greg”, firmato da Ferlito e prodotto dalla Scuola di Cinema Immagina. Il film drammatico è incentrato sulla vera storia del condannato a morte texano Gregory Summers, al quale fu respinta la richiesta di grazia ma che fu sostenuto con incredibile forza d’animo e sensibilità da una scuola toscana, la Scuola Media di Navacchio in provincia di Pisa, che dopo essere stata coinvolta nella toccante vicenda umana dall’allora preside Maria Carmela Carretta, organizzò addirittura una petizione.

A seguire la tavola rotonda, con i saluti istituzionali portati dal Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo

«Il 30 novembre 1786 -spiega il Presidente Mazzeo-, per decisione dell’allora Granduca Pietro Leopoldo, la Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura. Fu, per l’epoca, una scelta innovativa e rivoluzionaria e il Consiglio Regionale ha deciso di ricordarla ogni anno celebrando in quella data la Festa della Toscana. Un modo per ricordare a tutti che, da 235 anni, la nostra regione ha scelto da che parte stare: quella dei diritti, della libertà, dell’accoglienza e del rispetto dell’essere umano. La storia di Greg in questo senso è emblematica e, anche personalmente, ho voluto ricordarla ogni anno recandomi sulla sua tomba a Cascina e raccontandola, come faremo in questa occasione, ai ragazzi delle scuole».

Interverranno alla tavola rotonda:

Riccardo Noury, rappresentante di Amnesty International Italia

Maria Cristina Centrella, docente dell’Istituto Comprensivo “Paolo Borsellino” di Navacchio, ovvero una delle docenti che hanno portato avanti la corrispondenza tra Gregory Summers e gli studenti nella vicenda realmente accaduta.

Ernesto Pellecchia, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana.

Sara Caloni, testimone diretta e redattrice di una tesi di laurea sul sistema penitenziario del Texas.

«L’idea del mediometraggio “Greg” nasce alcuni anni fa, da una chiacchierata con l’attuale presidente della Regione Eugenio Giani -spiega Giuseppe Ferlito-. Gli chiesi quale fosse l’origine della Festa della Toscana e lui mi spiegò il fatto storico cui era legata: il 30 novembre 1786 Pietro Leopoldo di Lorena emanò il Codice Leopoldino, ossia la riforma delle leggi penali: per la prima volta nella storia di uno stato viene formalmente e giuridicamente abolita la pena di morte. Nello stesso editto si ripudia anche la tortura ed ogni forma di vessazione verso i prigionieri e i condannati. Fu un atto esemplare che rigettò la violenza e che in seguito condizionò inesorabilmente gli ordinamenti giudiziari di molti altri Stati del mondo, imponendo una nuova idea di giustizia. Ecco allora che, seppure la vicenda di Gregory Summers non è andata a buon fine, i ragazzi hanno comunque lasciato un messaggio di speranza.».

Il film

Gregory Summers viene condannato per un reato di cui non si sono mai trovate prove certe. Sostenuto dall’accorato appello e dalla petizione organizzata dai ragazzi pisani con i quali corrispose fittamente, come ultimo desiderio dichiarò di volere essere sepolto in Toscana. Giustiziato la mattina del 25 ottobre 2006 a soli 48 anni, oggi riposa nel cimitero di Cascina. Il film di Ferlito, premiato con i patrocini di Amnesty International Italia e di Nessuno Tocchi Caino, raccoglie, con grande sensibilità e nel rispetto della dignità umana anche nel momento tragico della morte, il grido d’allarme sulla brutalità della pena capitale, purtroppo ancora in vigore in molti stati. Un plauso particolare ai due protagonisti: Fabio Baronti, attore fiorentino che in maniera pregevole ha interpretato i panni di Greg, e Rosanna Romellano, la preside che ha saputo coinvolgere i ragazzi della sua scuola insegnando loro che “lo Stato deve essere superiore all’individuo”.

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