Firenze, Giornata dei bambini scomparsi: iniziativa con Polizia, Associazione Penelope e studenti

La Divisione Polizia Anticrimine ha incontrato i rappresentanti della Consulta Studentesca e di alcuni istituti scolastici in Questura, per affrontare insieme anche il tema del disagio giovanile

Oggi, 25 maggio ricorre la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, istituita per ricordare Etan Patz, di appena 6 anni, del quale si perse ogni traccia a New York quel giorno del 1979.

Il fenomeno interessa naturalmente anche la nostra Penisola con numeri importanti che dal 2007, anno della sua istituzione nella Capitale, sono raccolti e analizzati dall’ufficio del Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, diretto dal Prefetto Maria Luisa Pellizzari.

Per favorire le attività di ricerca delle persone scomparse il Commissario Straordinario favorisce le indicazioni più idonee ad assicurare il coordinamento operativo tra le amministrazioni dello Stato interessate a vario titolo alle operazioni, cura e monitora, in raccordo con le strutture tecniche, le attività di ricerca e analizza le informazioni acquisite per proporre eventuali soluzioni migliorative dell’azione amministrativa e dell’informazione del settore.

Per sensibilizzare ancora una volta la cittadinanza su questi innegabili drammi familiari, che l’opinione pubblica associa spesso a nomi incisi nella memoria collettiva, la Polizia di Stato anche quest’anno partecipa ad una serie di iniziative dedicate a questa ricorrenza al fine di aiutare i giovani a riconoscere le situazioni di disagio e prevenire i rischi connessi agli episodi di scomparsa, sottolineando l’importanza di rivolgersi alle Forze di Polizia.

Da ultimo, la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato ha declinato le linee guida sul fenomeno delle persone scomparse elaborate da un gruppo di lavoro composto da qualificati rappresentanti degli Uffici Centrali e Territoriali, in stretto raccordo con il Commissario Straordinario del Governo per le persone scomparse, aventi l’obiettivo di rendere più efficace l’attività di competenza delle forze di polizia nelle diverse fasi dell’evento “scomparsa”, che vanno dall’attività di primo intervento di ricerca sul territorio, alla raccolta e condivisione delle informazioni connesse all’evento che abbracciano anche l’attività della Polizia Scientifica e della Polizia Giudiziaria.

A Firenze, l’iniziativa, svolta in collaborazione con l’Associazione Penelope Toscana, ha coinvolto anche gli studenti degli istituti scolastici secondari di secondo grado della provincia.

Questa mattina a fare da teatro alla prima parte di questa campagna informativa è stata la Stazione Santa Maria Novella, all’interno della quale gli agenti della Questura di Firenze, della Polizia Ferroviaria e della Polizia Scientifica hanno allestito uno stand informativo dove sono state distribuiti, tra le altre cose, un opuscolo e un segnalibro, realizzati per l’occasione dal Servizio Centrale Anticrimine, in collaborazione con il Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Per i più piccoli non è mancata una piccola dimostrazione dell’efficienza dei cani poliziotto, una risorsa fondamentale per la sicurezza oltre che per la ricerca di persone scomparse.

Presente anche il “Poli012”, l’ormai famosa riproduzione in legno di un piccolo elicottero della Polizia di Stato, a bordo del quale potranno salire i più piccoli.

La stazione è stata scelta per ospitare la manifestazione perché è proprio in questo luogo di continuo passaggio che ogni anno la Polizia Ferroviaria ritrova diversi minori scomparsi, mettendo così fine all’angoscia di intere famiglie, già seguite, in molti casi, da “Penelope Odv Associazione famiglie e amici persone scomparse”.

Quest’anno la Polfer ha già rintracciato oltre 200 minori nelle stazioni toscane, un dato che, naturalmente non definitivo, potrebbe concludersi a fine anno con un significativo aumento rispetto al 2023, periodo chiuso con circa 240 giovani ritrovati nelle aree ferroviarie della nostra regione.

L’Associazione Nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse nasce proprio allo scopo di dare sostegno legale, psicologico, tecnico e soprattutto umano, facendo inoltre da raccordo tra le Istituzioni e coloro che si trovano improvvisamente ad affrontare queste allarmanti situazioni.

Quest’anno, grazie anche alla rinnovata collaborazione tra la Questura e l’Ufficio Scolastico Provinciale e al protocollo d’intesa recentemente firmato in via Zara con la Consulta Provinciale degli Studenti fiorentini, una rappresentanza di poliziotti che ogni giorno lavorano sulle nostre strade e dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili della Divisione Polizia Anticrimine, ha partecipato – in una seconda, ma non meno importante fase dell’evento – ad una tavola rotonda alla quale hanno partecipato come protagonisti proprio i giovani.

Istituzioni e studenti si sono confrontati anche sul disagio giovanile, spesso causa della scomparsa di coloro che vivono quotidianamente concreti problemi in solitudine.

A moderare il dibattito sono stati proprio gli specialisti del settore facenti capo alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze, con la sua dirigente, la dottoressa Maria Cristina Papa e il Commissario Capo responsabile dell’Ufficio Minori e Vittime Vulnerabili, la dottoressa Nadia Giannattasio.

Attraverso poi la testimonianza di un esperto della Sala Operativa della Questura di Firenze (dove arriva la primissima chiamata d’emergenza e dalla quale si attivano tutte le operazioni del caso) e della Polizia Scientifica (specializzata in tutti i tipi di rilievi finalizzati a scoprire ogni sorta di traccia), sono state illustrate le procedure attuate non appena scatta la segnalazione di un minore scomparso.

La Polizia di Stato punta a confermare anche in questo delicato ambito il suo “Esserci Sempre” aprendo le porte ai giovani, ai loro pensieri e alle loro idee.

Insieme alla Fondazione Amber Alert Europe, attiva sui temi dei bambini scomparsi e a rischio, quest’anno la Polizia di Stato ha realizzato, infatti, la campagna “Controlla. Rifletti. Denuncia… e non perdere tempo, chiama il numero di emergenza 112” per diffondere consigli utili per i genitori che sperimentano il trauma della scomparsa di un bambino.

In momenti così delicati, sapere quali passi intraprendere può fare la differenza.

Per entrare in contatto con la Polizia di Stato è attiva anche l’APP YOUPOL, che consente una diretta richiesta di assistenza alle Sale Operative delle Questure, per episodi di violenza di genere, bullismo e spaccio di droga.

L’APP è attivabile su smartphone, tablet e computer e consente di trasmettere messaggi agli operatori delle Sale Operative, ma non sostituisce in alcun modo i numeri di emergenza (112 NUE e 113) in caso di pericolo imminente.

Per ulteriori informazioni sulla campagna “Controlla. Rifletti. Denuncia… e non perdere tempo, chiama il numero di emergenza 112”, si segnala il sito https://www.amberalert.eu/check-think-report/it.

Per favorire le ricerche dei minori è disponibile il sito italiano per i bambini scomparsi https://it.globalmissingkids.org (accessibile anche da https://globalmissingkids.org/), gestito dal Servizio Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, che è parte di una rete internazionale di 31 Paesi,  coordinata dalla statunitense ICMEC – International Center for Missing and Exploited Children. Per i casi di minorenni di cui si sono perse le tracce da lungo tempo, è anche possibile inserire le immagini age progression degli scomparsi.

Si ricorda, infine, che è anche attivo il numero unico europeo 116000 – Linea telefonica diretta per i minori scomparsi (https://116-000.it/ ), affidato dal Ministero dell’Interno alla gestione della Fondazione “S.O.S. Il Telefono Azzurro ETS”.

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