FIRENZE – Eroina su appuntamento: pusher in manette alla stazione di Rifredi
Brutta sorpresa per il malvivente che questa volta all’incontro con i suoi clienti ha visto presentarsi la Polizia
Ieri la Polizia di Stato ha fermato un pusher di eroina nigeriano di 30 anni con l’accusa di “spaccio continuato di sostanze stupefacenti”. Secondo quanto ricostruito dagli agenti l’uomo, almeno fino ad ieri, avrebbe esercitato l’attività illecita dando appuntamento ai suoi clienti alla stazione ferroviaria di Rifredi.
L’operazione è partita a seguito di preziosissime segnalazioni al 113 di alcuni cittadini infastiditi dal fenomeno protrattosi nel tempo. Nel primo pomeriggio gli uomini della Squadre Volante hanno individuato il 30enne nigeriano – già noto alle Forze dell’Ordine proprio per precedenti nell’ambito degli stupefacenti – in via dello Steccuto e cominciato ad osservare con interesse i suoi movimenti.
Riparandosi dietro alle auto in sosta due agenti hanno seguito a distanza tutti gli spostamenti dello straniero. L’uomo non si è accorto della presenza dei poliziotti incamminandosi dalla stazione fino a via Santo Stefano in Pane dove è salito su un’autovettura con a bordo il suo primo cliente. Dopo aver scambiato infatti una dose di eroina con due banconote da 20 euro i due si sono separati, ma dopo pochi metri sono stati entrambi fermati dalla polizia.
Appena lo straniero – in Italia irregolare – è finito in manette, sul suo telefonino sono iniziate ad arrivare telefonate di potenziali acquirenti che lo stavano aspettando proprio nei pressi della stessa stazione ferroviaria.
Ma questa volta all’appuntamento si sono presentati i poliziotti che hanno così potuto ricostruire parte della “rete” di clienti dello spacciatore. Una volta individuati quest’ultimi, è stato possibile verificare che l’episodio di spaccio di via Santo Stefano in Pane non sarebbe stato un caso isolato per l’arrestato, che avrebbe invece, in diverse occasioni passate, venduto proprio in zona altre dosi di eroina su appuntamento. Al pusher, finito a Sollicciano, la polizia ha infatti contestato la “continuazione” in riferimento al reato di spaccio di eroina.