FIRENZE – Beccato truffatore dello specchietto
FIRENZE – “Tentata truffa aggravata”, “False generalità a pubblico ufficiale” e “Fraudolenta alterazione per impedire l’identificazione”: con queste accuse ieri sera la Polizia ha arrestato l’esecutore di un piano ben elaborato per raggirare, con l’ormai ben noto metodo della “truffa dello specchietto”, un’anziana alla guida. L’episodio è successo intorno alle 22.30 quando la vittima, una fiorentina di 70 anni, stava percorrendo via Alderotti a bordo della sua macchina; all’improvviso un altro mezzo, proveniente da destra, si è immesso in strada in maniera repentina. Contemporaneamente la donna ha avvertito il rumore dell’urto tra gli specchietti anteriori delle autovetture e subito dopo la controparte l’ha affiancata rimproverandola per l’accaduto.
Il conducente non ha poi perso tempo ed ha subito avanzato una richiesta immediata di risarcimento, 130 euro in contanti, senza coinvolgere naturalmente le rispettive assicurazioni. La signora ha cominciato a pensare di trovarsi di fronte ad un raggiro: sospetti dovuti anche all’insistenza dell’uomo che quando ha visto la potenziale preda annotare su un foglio i dati della sua auto, si è allontanato rapidamente verso piazza Leopoldo. La 70enne non ha esitato: telefono alla mano ha dato subito l’allarme al 113 e la Sala Operativa ha diramato le ricerche del fuggitivo. In poco tempo le volanti di zona hanno intercettato e bloccato il veicolo con a bordo il truffatore.
L’automobilista, per girare indisturbato, aveva anche abilmente trasformato con del nastro isolante nero la prima lettera della sua targa: la “C” era diventata una “G”. Le trasformazioni sono continuate anche dopo: l’uomo ha esibito una patente olandese che però non ha passato il meticoloso e attento controllo degli agenti. Il documento era falso così come lo era anche il contrassegno assicurativo esposto sul parabrezza della vettura (sottoposta quindi a fermo amministrativo). Durante le verifiche la Polizia ha sequestrato due flaconcini di smalto dello stesso colore dell’auto guidata dal truffatore ed un accendino con l’estremità sporca della vernice grattata dallo specchietto della parte lesa. In questi casi infatti il malvivente riga la carrozzeria del malcapitato facendogli credere di aver urtato la sua macchina.
In manette per la tentata truffa aggravata di via Alderotti, il soggetto è finito in Questura per accertare la sua vera identità. Ma negli Uffici della Polizia Scientifica gli operatori si sono trovati di fronte una sorpresa: il fermato si era cosparso i palmi e i polpastrelli delle mani con della colla a presa rapida (rinvenuta nell’auto) in modo da mascherare le sue impronte. Seccata del tutto però, la colla si è facilmente staccata dalle mani e gli inquirenti hanno potuto svolgere con efficacia il loro compito. L’uomo che con documenti falsi si era spacciato per un 47enne originario dell’Olanda è risultato avere una lunga lista di alias: quello che è certo è che si tratta di un pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti specifici e in generale per reati contro il patrimonio. Oltre che della tentata truffa, della guida senza patente, dell’uso di assicurazione, targhe e documenti contraffatti, dovrà naturalmente rispondere anche di false generalità a pubblico ufficiale e di aver camuffato le sue impronte per sfuggire ai controlli della polizia.
In merito alle “truffe con lo specchietto” la Questura ricorda alcuni consigli utili per prevenire reati di questo tipo:
- rivolgersi sempre alle Forze dell’Ordine: chiamare subito il 113 o il 112;
- prendere tempo dichiarando di non avere con se denaro contante;
- non fornire mai l’indirizzo di casa o numeri di telefono;
- non seguire la controparte presso altro luogo (come al bancomat per esempio): raggiungere, ove possibile, un vicino posto di Polizia;
- tali truffatori si presentano spesso affiancati da una donna apparentemente in stato interessante o da un giovane che spacciano per il figlio minore;
- le vittime sono spesso scelte tra gli automobilisti che girano da soli in macchina;
- tutte le vittime di questo o di altri raggiri sono sempre invitate a rivolgersi alle forze dell’ordine