FIGLINE – Serristori: il segreto di un ospedale a ore
Denuncia di Lazzeri e Trambusti di Più Toscana (nella foto) che chiedono ironicamente una “guida alla sopravvivenza” all’Asl 10
FIGLINE VALDARNO (Firenze) – «Tagliare la chirurgia d’urgenza nei prefestivi e nei festivi depotenzierà l’ospedale e rischierà di portarlo alla sua morte clinica». Sono le dichiarazioni del consigliere regionale di Più Toscana, Gian Luca Lazzeri, e della consigliera comunale Valentina Trambusti in risposta alla nota del 17/10/2013 a firma del Direttore della Asl 10, Dott. Morello, che prevede l’attivazione della Week Surgery presso il presidio ospedaliero Serristori di Figline.
«Durante il fine settimana il chirurgo non sarà di guardia, ma soltanto reperibile per una consulenza al pronto soccorso. Quando l’intervento sarà ritenuto non procrastinabile con l’apertura dell’attività chirurgica settimanale, il paziente, dopo una valutazione, sarà trasferito al presidio ospedaliero di secondo livello di riferimento. Altrimenti sarà messo in osservazione e ricoverato nel reparto di sub-intensiva, in attesa della riapertura settimanale della chirurgia. La nota decreta definitivamente che il Serristori non sarà più ospedale di secondo livello.
Ci vorrebbero far credere che mantenere il pronto soccorso H24 sia sufficiente per tutelare l’ospedale, mentre il vero smantellamento l’Azienda lo sta facendo dai reparti. Questa diminuzione dei servizi porterà inevitabilmente a minori accessi al pronto soccorso, riducendolo a mero front-office del Santissima Annunziata. Al Sindaco, che parla solo di mantenimento del pronto soccorso H24 e subintensiva, sfugge ancora una volta che il presidio ospedaliero viene spogliato dei servizi vitali.
Infatti – continuano i due consiglieri – un utente informato come si comporterà? Si recherà al pronto soccorso del Serristori, per essere solo osservato o valutato da un chirurgo reperibile, oppure sarà orientato ad andare direttamente a un altro ospedale dove velocemente potrà essere eventualmente operato d’urgenza? Inoltre, il 118, nel fine settimana, porterà i pazienti al Serristori rischiando di doverli trasferire poco dopo, o li porterà direttamente in un’altra struttura?
A tutto questo si aggiunge che il centro sangue sarà chiuso la domenica, scelta che riteniamo diseducativa per una collettività che è da sempre abituata a donare soprattutto in quel giorno. E ancora la limitata presenza del cardiologo, che sarà disponibile solo dalle 8 alle 15 nei feriali e dalle 8 alle 13 nei prefestivi, mentre nelle restanti fasce orarie sarà irreperibile. Lo stesso vale per i pediatri, con una presenza attiva dalle 8 alle 14 dei feriali e negli altri giorni irreperibili. Questo secondo gli ordini di servizio che vengono inviati dalla Direzione Generale dell’ASL, ma che rimangono all’oscuro del sindaco Nocentini».
E infine una nota ironica: «sarà il caso che l’Azienda Sanitaria produca per il pronto soccorso una “guida alla sopravvivenza” insegnando ai cittadini di Figline che: un infarto deve avvenire solo nei giorni feriali prima delle 15, ore 13 se prefestivo, la domenica è sconsigliato; una gamba è meglio rompersela dal lunedì mattina dalle 8 alle 14, sennò è un problema; ginecologo, otorinolaringoiatra, oculista, psichiatra, dermatologo e neurologo neanche a parlarne; pediatria? Nei giorni festivi correre da un’altra parte; endoscopia digestiva? Lunedì solo il pomeriggio e martedì solo la mattina».
fonte: Più Toscana