Disagi intimi femminili: questi i più diffusi

Oggi più che mai, quando si parla di salute dell’organismo si fa riferimento ad una moltitudine di caratteri differenti. Fermo restando che il benessere del corpo, ormai, risulti essere sempre più connesso anche a quello della mente, poter coltivare una cultura della cura nei confronti di sé stessi è fondamentale per poter affrontare al meglio le sfide del quotidiano e, soprattutto, per poter preservare le proprie condizioni sul lungo periodo. Affrontare la tematica dei disagi intimi femminili, oggi, significa interfacciarsi con diverse potenziali problematiche che, in ogni caso, non devono costituire fattispecie scatenanti di allarmismo, pur dovendo essere affrontare sempre seguendo i consigli del proprio medico curante o di un ginecologo. Nei prossimi paragrafi scopriremo quali sono i disagi più diffusi e alcune nozioni utili per una corretta sensibilizzazione in materia.

Cistite

Tra i disagi intimi che interessano le donne, la cistite è indubbiamente una delle condizioni più diffuse; questa patologia può essere di vari tipi – il sito dimann.com descrive in maniera dettagliata quella post coitale – e si manifesta con sintomi come il bruciore durante la minzione e lo stimolo frequente di urinare, oltre a un senso di fastidio o dolore nella zona addominale. Alla pari di altri disturbi, anche in caso di cistite è molto importante riconoscere i sintomi e trattare tempestivamente per evitare complicazioni.  È importante, del resto, puntualizzare che – per quanto fastidiosa possa essere – la cistite può essere affrontata al meglio, come detto, seguendo i pareri del proprio medico e senza lasciarsi sopraffare dallo stress. Problematiche come la cistite e, in generale, i disagi intimi femminili possono essere causati in modi diversi: dai rapporti sessuali alle allergie a farmaci o contraccettivi, fino ad arrivare all’utilizzo di detergenti intimi aggressivi o ad una igiene scorretta della zona genitale.

Candidosi vulvovaginale

Un’altra infezione su cui occorre soffermarsi nell’ambito dei disagi intimi più diffusi è la candidosi vulvovaginale. Conosciuta anche più comunemente come infezione da lievito, questa problematica è causata da una crescita eccessiva della candida, ossia di un fungo che normalmente si trova in bocca, alla gola, nell’intestino e nella vagina o sulla pelle in piccole quantità. Generalmente, questo fungo non causa nessuna problematica, anche se un sovrappopolamento nella zona genitale può condurre alla candidosi. Tra le cause di questa infezione troviamo l’uso di antibiotici, il diabete, la gravidanza e, in generale, un sistema immunitario indebolito. Questo, è uno dei disturbi della zona genitale più comuni in assoluto, soprattutto per le donne in età fertile, dopo l’inizio della pubertà o prima della menopausa. Scompensi ormonali importanti possono condurre a questa problematica, in grado di manifestarsi attraverso bruciore, fastidi durante la minzione, dolore e perdite vaginali bianche e di consistenza densa.

Tricomoniasi

Quando si parla di tricomoniasi si fa riferimento ad una peculiare tipologia di infezione che viene causata da un parassita diffuso attraverso rapporti sessuali non protetti. Questa problematica non è comune soltanto tra le donne, potendo creare fastidi anche agli uomini. La tricomoniasi non presenta necessariamente dei sintomi e, generalmente, l’insorgenza di questi può variare dai 5 ai 28 giorni. Nella maggior parte dei casi, le donne risultano asintomatiche a questa infezione, anche se talvolta si potrebbero notare fastidi come prurito, bruciore e indolenzimento dei genitali, perdite maleodoranti, chiare, bianche, giallastre o verdastre, disagi durante i rapporti e fastidio durante la minzione. Più raramente, la tricomoniasi si manifesta attraverso un dolore persistente nella zona pelvica. In linea generale, comunque, quando si ha il sospetto di essere affetti da questa infezione, è consigliato astenersi dai rapporti sessuali e rivolgersi tempestivamente al proprio medico, in maniera tale da poter avvisare anche il partner e sottoporsi al giusto trattamento.

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