#Dante700, Regina Schrecker veste Beatrice, Francesca e Pia
Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice sono le tre figure femminili della Divina Commedia che hanno ispirato Regina Schrecker, stilista e costume designer internazionale, ma fiorentina d’adozione.
E per loro, figure dalla forte contemporaneità, la Schrecker ha realizzato tre abiti che da oggi sono esposti al piano terra di Palazzo Strozzi Sacrati, in piazza Duomo 10, Firenze. L’esposizione è stata inaugurata dal presidente Eugenio Giani e dall’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini, alla presenza della stilista.
“La donna che dà alla comunità il suo contributo attivo è anche la donna che nei rapporti porta la raffinatezza, la delicatezza e la bellezza – ha detto il presidente Eugenio Giani – qualità che Regina Schrecker, firma conosciuta in tutto il mondo e espressione da anni a Firenze della qualità e della creatività, ha racchiuso nei tre abiti che da oggi abbiamo qua voluto esporre. Sono tre abiti pensati per le tre figure dantesche di Beatrice, Pia de’Tolomei e Francesca da Rimini e che nascono in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Pia de’ Tolomei e Francesca sono vittime di violenza di genere, e Dante, con una sensibilità fuori dall’ordinario, esprime nei loro confronti una compassione totale e lirica che le ha rese immortali. Accanto a loro Beatrice, l’ispirazione sublime e il ruolo fondamentale che la donna esercita nei confronti dell’uomo che chiede di essere ispirato. Un trittico unico che parla a tutti noi nella sua vivida forza espressiva e nella sua contemporaneità”.
“Regina Schrecker celebra l’importanza che la donna ha per Dante – ha detto l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini – e l’ospitare nel Palazzo della Regione una mostra come questa, all’interno di un più ampio impegno sulla figura di Dante, dimostra l’attenzione che dalla storia al presente vogliamo mantenere alta sulle donne e sulle pari opportunità. Il tema dell’effettiva parità, della lotta contro qualsiasi forma di disuguaglianza, violenza e discriminazione di genere, sono per noi pilastri che trasversalmente si innestano in tutte le politiche regionali, una scelta che dimostra che vogliamo una Toscana che sia sempre più una Regione per donne, una Regione per tutte e tutti”.
“Questi tre abiti – ha spiegato Regina Schrecker – sottolineano l’importanza e l’ammirazione che Dante ha dedicato alle donne, già allora destinatarie di ingiuste coercizioni, e a quell’Amore ‘che tutto redime, riscatta, trasforma’. Tre figure contemporanee, quindi, che rappresentano le ingiustizie e le sofferenze, ma anche i pregiudizi che le donne affrontano da sempre: dal matrimonio combinato già da bambine, alla convivenza forzata e vissuta in solitudine una volta sposate, fino alla terribile violenza, che spesso finisce in femminicidio, come nel caso di Pia dei Tolomei e in quella, abbinata all’assassinio, di Francesca da Rimini. Beatrice – ha concluso la stilista – forte dal suo ruolo di protettrice di Dante e simbolo di resilienza, forza morale e rettitudine, si mostra tranquilla nel suo abito etereo che assomiglia a una nuvola baciata dal sole”.
I tre modelli sono già stati esposti con successo alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze lo scorso 25 marzo per Dantedì e poi, dall’8 giugno al 14 luglio, presso i Porticati del Conservatorio di Musica Santa Cecilia a Roma, tra le opere di Corrado Veneziano dedicate all’opera del Sommo Poeta, nella mostra “ISBN Dante e altre Visioni.
Dal 28 luglio fino alla fine di agosto, invece, a Castiglion Fiorentino un’altra “occasione dantesca” ha consentito di ammirare questi tre abiti: la rilettura in chiave anche musicale dell’Inferno della Divina Commedia grazie al progetto “Atlante poetico della Toscana – Viaggio con Dante nei borghi e nelle città” di Giorgio Zorcù e Dimitri Frosali, con la collaborazione scientifica di Marco Signori.
Lo scorso 14 settembre i tre abiti hanno partecipato a “Dante in Jazz”, lo spettacolo dedicato all’infermo dantesco di Alessandro Calonaci e realizzato insieme al chitarrista Giulio Stracciati che si è tenuto a Firenze sul sagrato della chiesa di San Filippo Neri in piazza San Firenze. La serata era uno degli appuntamenti della kermesse “Estate con Creati-Vita: Dante uno di noi”, promosso dall’associazione culturale Creati-Vita e che fa parte degli spettacoli inseriti nell’Estate Fiorentina.