Cultura, cresce la rete delle Case della Memoria: si aggiungono 9 strutture in 7 regioni
Ben 9 nuove realtà sono appena entrate a far parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria. In occasione dell’ultima assemblea generale ordinaria, il Comitato scientifico ha infatti ratificato all’unanimità l’ingresso di nove case museo italiane che avevano presentato domanda di adesione, e che pertanto entrano a far parte della rete museale nazionale.
I nove nuovi ingressi abbracciano sette regioni: per il Piemonte, Villa Maria – Studio del pittore Angelo Morbelli a Rosignano Monferrato (Al), per la Lombardia Casa Museo Ugo da Como a Lonato del Garda (Bs), per il Veneto Spazio Vistosi – Casa Museo e Laboratorio dello scultore del vetro Luciano Vistosi a Murano (Ve). Si prosegue con l’Emilia Romagna: Casa Museo Guerrino Tramonti a Faenza (Ra) e Casa e Laboratorio di Giuseppe Pascucci a Gambettola (Fc). In Toscana ecco Casa Museo Ugo Guidi a Forte dei Marmi (Lu) e Villa Brandi – Musei Nazionali di Siena che hanno aderito anche al Sistema Museale Tematico Case della Memoria in Toscana – I Grandi Personaggi. Infine Palazzo Iacovone – Casa Natale di Cosmo de Horatiis a Poggio Sannita (Is) e Casa Museo Elisa Springer a Manduria (Ta).
Con la Casa del pittore Gino Covili a Pavullo nel Frignano (Mo), la cui adesione era già stata approvata nei mesi scorsi, sono quindi 10 le case museo che hanno aderito all’associazione nell’anno in corso.
«I nuovi ingressi sono legati a personaggi ed epoche storiche molto diverse fra loro – osserva Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Dal politico e collezionista Ugo da Como (1869-1941) alla scrittrice e testimone della Shoah Elisa Springer (1918-2004), passando per il medico e iniziatore dell’omeopatia in Italia Cosmo de Horatiis (1771-1850). E poi gli artisti: Guerrino Tramonti (1915-1992), Giuseppe Pascucci (1803-1878), Ugo Guidi (1912-1977), Angelo Morbelli (1853-1919). Fino agli spazi che hanno ospitato Cesare Brandi (1906-1988), uno dei più grandi critici d’arte italiani, e al laboratorio dello scultore del vetro Luciano Vistosi».
«Le domande di adesione che sono state ratificate rappresentano bene l’articolato panorama a cui la nostra rete museale si rivolge e che rappresenta – spiega Marco Capaccioli, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Oltre a provenire da sette diverse regioni italiane, Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Molise e Puglia, le nuove case museo sono realtà molto diverse fra loro e per questo preziose. L’eterogeneità è una cifra distintiva della nostra associazione e ogni nuovo ingresso è capace di arricchire in maniera unica l’offerta culturale della nostra rete museale nazionale, contribuendo così a rafforzarne la voce e a consolidarne lo spessore in Italia e fuori confine».