Conto corrente di base, cos’è e come funziona
Negli ultimi anni, anche grazie ad internet, sempre più spesso si sente parlare di conto corrente gratuito.
Qualche mese fa, però, si è fatto un ulteriore passo in avanti per andare incontro a quella fascia della popolazione meno abbiente.
L’Italia si adegua alle direttive europee e con decreto del 3 maggio 2018 che a sua volta rende valido il decreto legislativo del 2017, legifera in materia di conto corrente di base europeo.
Il conto nasce con il preciso intento di promuovere la diffusione di strumenti di pagamento più efficienti per una maggiore inclusione sociale e di fornire a tutti la possibilità di possedere un conto corrente dai costi contenuti sebbene con operatività limitata.
Il conto è infatti destinato alle classi meno abbienti della popolazione, a quelle più fragili che al tempo stesso hanno esigenze finanziarie e operatività limitata, offrendo loro l’esenzione dall’imposta di bollo, un bancomat e un certo numero limitato di operazioni in entrata e in uscita.
In realtà il conto di base in Italia era già una realtà consolidata fin dal 2012 con l’accordo tra Banca d’Italia, l’Abi, le Poste, il Mef e l’Associazione italiana istituti di pagamento e di moneta elettronica, anche se molto probabilmente erano pochi gli italiani a conoscerne l’esistenza. In sostanza il nuovo decreto a firma dell’ex Ministro dell’Economia Padoan, allarga la platea dei possibili destinatari.
A chi è rivolto
Nel decreto del 2018 sono cambiati i parametri per accedere al conto corrente di base, se nel 2012 infatti per poter avere accesso alle agevolazioni bisognava avere un Isee inferiore agli 8.000 euro annui, con la nuova legge tale limite è salito a 11.600 euro. Per i pensionati il trattamento pensionistico deve essere inferiore ai 18.000 euro annui lordi, con un numero di possibili operazioni gratuite aumentato rispetto al passato.
Tutti coloro che rientrano in queste due categorie di soggetti, con certificazione al 31 maggio di ogni anno, e soggiornano legalmente in uno dei paesi membri dell’Unione Europea, compresi richiedenti asilo e persone senza fissa dimora, possono fare domanda per il conto corrente gratuito, senza dover pagare canoni mensili o annui, né imposta di bollo.
I richiedenti, per iscritto, dichiarano di non essere intestatari di altri conti correnti di base e auto certificano il proprio Isee, in caso di mancata comunicazione, che va rinnovata di anno in anno, o di perdita di requisiti, l’istituto bancario può addebitare le spese, come un canone annuale che sia comprensivo di tutte le operazioni, secondo comunque dei criteri di ragionevolezza e buon senso.
Caratteristiche dei conti correnti di base
Per coloro che usufruiscono del conto corrente di base con Isee inferiore a 11.600 euro, le operazioni comprese sono le seguenti:
- prelievi illimitati presso l’Atm dello stesso istituto
- 12 prelievi presso gli Atm di altri istituti bancari
- 6 prelievi di contante allo sportello
- 36 bonifici in entrata, compresi stipendi e pensioni
- bonifici in uscita illimitati
- 12 versamenti, comprendenti sia contanti che assegni
- utilizzo del bancomat illimitato
I pensionati che percepiscono una pensione annua lorda inferiore a 18.000 euro, hanno invece diritto al seguente numero di operazioni:
- prelievi illimitati presso l’Atm dello stesso istituto
- 6 prelievi presso gli Atm di altri istituti bancari
- 12 prelievi di contante allo sportello
- bonifici in entrata illimitati
- bonifici in uscita illimitati
- 6 versamenti, comprendenti sia contanti che assegni
- utilizzo del bancomat illimitato
Per entrambi i conti sono inoltre previste queste comunicazioni periodiche:
- invio comunicazione sulla trasparenza
- 4 invii relativi agli estratti conto trimestrali
- invio informative periodiche
È inoltre possibile cointestare il conto corrente di base, ma esclusivamente con componenti facenti parte del nucleo familiare in funzione dei quali è stato calcolato l’Isee.