Cavalli: il calendario Ihp 2023 contro abusi e maltrattamenti
Nuova edizione del calendario di Ihp (Italian Horse Protection) che per il 2023 ha scelto come tema la “gratitudine”: 12 immagini bellissime, una per ciascun mese, ritraggono i cavalli salvati e accolti dall’associazione nella nuova sede del Centro di recupero a Montaione dove finalmente sono tornati a vivere liberi.
“La gratitudine è la sensazione che queste immagini esprimono ed è la sensazione che noi ogni giorno proviamo verso i cavalli, protagonisti di questi scatti: ogni giorno questi splendidi animali insegnano qualcosa a noi, ai visitatori, ai volontari, a chi ci segue e ci sostiene”, dice il presidente di Ihp Sonny Richichi. “Queste immagini insegnano che la sofferenza si può trasformare in benessere, armonia, libertà. E’ possibile, se ci crediamo e se ci impegniamo affinché accada, come Ihp fa ogni giorno”.
Acquistare il calendario di Ihp significa dare il proprio contributo concreto per raggiungere questo obiettivo, ricevendo in cambio la gratitudine dell’associazione e, soprattutto, dei cavalli, che ogni giorno Ihp contribuisce a salvare e restituire a una vita libera.
“Un ringraziamento speciale va alla fotografa Vanessa Salvati e a Cristina Vennero che ha curato il progetto grafico”, aggiunge il presidente. “Il ricavato della vendita del calendario ci servirà per sostenere le nostre attività di contrasto dei maltrattamenti e degli abusi che, purtroppo, ci vengono segnalati sempre più spesso da ogni parte d’Italia”.
Acquistare e regalare questo calendario significa quindi dare un aiuto concreto per la tutela dei cavalli. E’ possibile acquistarlo online dal sito dell’associazione, seguendo questo link: https://www.horseprotection.it/it/ihp-shop/29/2122/calendario_ihp_2023
Ihp dal 2009 lavora sul territorio nazionale contro ogni forma di sfruttamento, abuso e maltrattamento di cavalli e altri equidi. Inoltre, gestisce il primo Centro di recupero in Italia per equidi sequestrati per maltrattamento, per i quali non riceve sovvenzioni pubbliche né rimborsi dalle Procure. Tutte le attività, comprese investigazioni, spese legali e la gestione molto onerosa del Centro di recupero, sono finanziate da donazioni di privati cittadini.