CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Denunciato uomo dedito al bracconaggio, aveva piazzato 48 archetti
Aveva posizionato nel bosco 48 trappole ad archetto per piccola selvaggina: denunciato per uccellagione – ovvero la pratica di caccia tramite trappole –, cattura di fauna protetta e maltrattamento di animali.
E’ successo ieri alle 14:00 a Tirli, frazione di Castiglione della Pescaia, dove un grossetano è stato colto in flagranza di reato dalle guardie volontarie che si erano appostate di nascosto in attesa che l’artefice venisse a controllare lo stato delle catture.
L’uomo, che non è un cacciatore, bensì un bracconiere in quanto non ha la licenza di caccia, è stato sorpreso mentre estraeva da uno degli archetti un pettirosso, specie protetta, e riarmava la trappola con una bacca di corbezzolo, frutto edibile che in questo periodo abbonda nei boschi toscani.
L’archetto è una trappola a scatto formata da un ramo verde ed elastico tenuto in tensione da un cordino che termina con un cappio ed armato con un’esca (un frutto, una bacca, granaglie, pane od altro): quando il malcapitato uccello va a beccare il cibo innesca la trappola e rimane imprigionato nel cappio.
L’uomo alla vista delle guardie ha tentato di dileguarsi, ma il fitto sottobosco ed i rovi hanno impedito la fuga, consentendo così il fermo da parte delle guardie, le quali hanno richiesto l’intervento della Polizia Provinciale di Grosseto.
Negli archetti posizionati dal bracconiere sono stati rinvenuti e sequestrati due pettirossi e tre merli.
Procedendo all’identificazione del soggetto, si è rivelato essere un uomo grossetano, una vecchia conoscenza delle guardie di Tirli.
L’uomo identificato era recidivo del bracconaggio poiché già nel 2008 era stato denunciato per aver posizionato archetti.