CASENTINO – Rinnovata la convenzione triennale tra il Parco nazionale ed il Soccorso alpino e speleologico toscano

Il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano (SAST), associazione di volontariato senza fine di lucro e membro del “Comitato regionale di protezione civile”, è un’articolazione territoriale regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del Club Alpino Italiano (CAI), a cui l’ordinamento nazionale ha affidato la ricerca, il soccorso ed il salvataggio in ambiente montano.
Il SAST è logisticamente suddiviso in due delegazioni e otto stazioni che coprono l’intera regione Toscana e presenta al suo interno 280 tecnici soccorritori sia laici che sanitari (medici e infermieri).
Oggetto della convenzione è il territorio compreso nei  confini del Parco, nel suo versante toscano. A breve verrà rinnovata la convenzione con il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna (SAER), competente per la metà restante dell’area protetta, non meno bella e naturalisticamente significativa, che richiede altrettanto impegno in termini di sicurezza, sia per la prevenzione che per gli interventi di soccorso.

Il SAST si impegna a mantenere sul territorio del Parco, nei confini regionali della Toscana, due stazioni di soccorso alpino permanente: la “Monte  Falterona” e la, appena costituita, “Foreste casentinesi”.

Contribuirà anche all’organizzazione di iniziative e progetti che arricchiscono i presidi ed i supporti alla sicurezza, come ad esempio il collocamento proprio in questi mesi, in collaborazione con il CAI regionale, di cartellini georeferenziati nei principali sentieri, atti a fornire il numero di emergenza e il punto geografico da comunicare in caso di necessità.

Queste stazioni, dotate di materiali, tecnologie, sistemi di comunicazione e protocolli di intervento capaci di risolvere, con continuità i propri compiti, garantiscono l’effettuazione, la gestione e il coordinamento della ricerca di dispersi, di persone infortunate o in pericolo di vita su tutto il territorio del Parco. Lo fanno secondo le  norme “CISA-IKAR” previste per il soccorso in montagna.
Il SAST contribuisce con le sue competenze all’organizzazione di iniziative e progetti che arricchiscano i presidi ed i supporti alla sicurezza e fornisce al Parco suggerimenti e riscontri di quanto appreso in altre realtà in cui operino strutture di soccorso alpino. Inoltre si impegna a segnalare al  personale di sorveglianza possibili violazioni in materia naturalistico-ambientale rilevate durante la normale attività; nonché supportare il personale del Parco nella verifica annuale dello stato e della pericolosità dei sentieri della rete escursionistica ufficiale.
Considerato che il territorio del Parco si estende in due regioni (Emilia Romagna e Toscana) e  che l’organizzazione territoriale del CNSAS è suddivisa operativamente in servizi regionali con relative zone di competenza, e tenuto conto che vi potrà presentarsi la necessità di operare congiuntamente in aree a confine, il Soccorso Alpino e Speleologico Emilia Romagna (SAER) e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscana (SAST) collaboreranno secondo quanto previsto dalle procedure operative CNSAS per gli interventi “a scavalco” ed effettueranno esercitazioni annue congiunte e coordinate all’interno del territorio dell’area protetta.
Il Parco si impegna a concedere l’uso, in caso di necessità operative, di propri apparecchi radio, telefoni ed altre dotazioni che si rilevassero utili ad affrontare necessità di soccorso e, per  quanto  di  propria  possibilità, supporto ed accoglienza nelle proprie strutture agli operatori SAST impegnati in operazioni di ricerca, soccorso e salvataggio che si protraessero oltre le 12 ore, ovvero oltre le ore 24. Inoltre l’ente si prende carico di assistere e sostenere le istanze che il  SAST avesse  ad  inoltrare a Comuni, Province, Unioni  montane e Regione per progetti e piani, comunemente condivisi, riguardanti la prevenzione, il soccorso ed il salvataggio, al fine di migliorare le dotazioni presenti sul territorio.

Il numero telefonico di riferimento per le emergenze è il NUE (numero unico di emergenza) 112 mentre per le segnalazioni è possibile chiamare la centrale operativa del soccorso alpino di riferimento regionale: Toscana 0573 306666 – Emilia Romagna 0522 1607944.

La storia e la missione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico sono legate in maniera inscindibile al territorio. Il rinnovo della convenzione è espressione di questo legame. Si va così a consolidare un lavoro in simbiosi che mira alla creazione di un ambiente montano da vivere in sicurezza. I nostri tecnici si impegnano a garantire una presenza sempre maggiore nel caso di infortuni e relativi interventi ma anche di partecipazione a eventi di natura formativa o ricreativa.” Stefano Rinaldelli, presidente SAST.

Una delle conseguenze dell’incremento costante di frequentatori del Parco è l’esigenza di un potenziamento dei presidi di prevenzione e intervento. Il Parco ha raggiunto standard di qualità elevatissimi e le nostre stazioni del Soccorso Alpino e Speleologico hanno dato prova di prontezza ed efficienza ben oltre i confini dell’area protetta. Non possiamo fare altro che ringraziare tutti i volontari che permettono il raggiungimento di questo importante risultato“. Luca Santini, presidente del Parco.

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