Caporalato in Toscana, tre aziende agricole denunciate
Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro secondo la Guardia di Finanza
Livorno – Sono tre le aziende agricole tra Livorno e Grosseto che, secondo le indagini della Guardia di Finanza, avrebbero impiegato centinaia di braccianti stranieri e italiani pagandoli “a nero”, con orari di lavoro da 15 ore al giorno per una media di 2,5 euro l’ora, senza contratto, contributi o ferie retribuite, e portando avanti il lavoro con minacce e aggressioni.
Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro: questi i reati per i quali i finanzieri della Compagnia di Piombino hanno denunciato i responsabili delle tre aziende toscane, che hanno ricevuto nei giorni precedenti gli avvisi di garanzia e provveduto a saldare le sanzioni amministrative contestate dalla Guardia di Finanza, per una cifra di poco inferiore ai 6 milioni di euro.
Sempre secondo le indagini, i tre imprenditori avrebbero costretto alcuni lavoratori a vivere in precarie condizioni igienico-sanitarie, all’interno di un casolare senza acqua potabile e corrente elettrica, decurtando il costo dell’affitto dalla già misera retribuzione.