BTO 2023, l’intelligenza artificiale protagonista dell’edizione numero 15
L’intelligenza artificiale è il tema centrale dell’edizione 2023 di BTO. Un campo di applicazione vastissimo, già in uso nel turismo dalla gestione dell’accoglienza ai modelli previsionali per orientare scelte e decisioni politiche e imprenditoriali. Al panel dal titolo ‘Destinazione Toscana, risultati e prospettive per il 2024’, ne hanno parlato il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi ed il ricercatore dell’Università Ca’ Foscari Dario Bertocchi che ha raccontato le attività sviluppate dall’Osservatorio turistico della Regione. Tra gli interventi anche quelli del direttore di Fondazione Sistema Toscana, Francesco Palumbo, e della ministra del turismo, Daniela Santanché, in collegamento video. Alla tavola rotonda ha preso parte anche il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni.
“L’intelligenza artificiale – ha detto Tapinassi – si applica già al turismo attraverso numerosi programmi che lavorano sui gestionali alberghieri, sui modelli previsionali per la governance pubblica e privata e su molto altro. Tra le applicazioni più innovative, quelle legate alla traduzione, con il conseguente abbattimento della barriera linguistica. Ad esempio, da gennaio, una nota marca di cellulari metterà a disposizione un’applicazione integrata di traduzione universale in simultanea per le chiamate. Ciò che è importante è essere consapevoli degli strumenti di IA attualmente a disposizione. Lo facciamo con 85 panel e 280 relatori di BTO, raccontando la conoscenza di un futuro possibile, ma sempre ben collegato ai bisogni attuali dell’offerta turistica. Al tempo stesso, bisogna stare molto attenti ai cambiamenti in corso, perché quello che vale oggi può non valere più già tra un mese. La rapidità della diffusione degli strumenti di IA è sorprendente, tanto che si sta già parlando di terza rivoluzione, la più importante, nell’evoluzione del digitale. Per fare un esempio, Chat GPT ha raggiunto due milioni di utenti in due giorni. Twitter, per la stessa performance, ha impiegato due anni”. Tra gli altri dati illustrati, la percentuale di grandi imprese italiane che hanno già un applicativo IA, il 61%, mentre si ferma al 15% per le Pmi.
A parlare di risultati e prospettive del marketing digitale della Toscana è Francesco Palumbo. “Sul sito di destinazione toscana Visit Tuscany, stiamo evolvendo strumenti, contenuti e canali del nostro marketing digitale, guardando a quello che fanno le migliori destinazioni internazionali. Nell’ultimo anno, 5 milioni di visitatori unici hanno visitato VisitTuscany, rinnovato quest’estate, ed è stata fatta una campagna web da quasi 100 milioni di visualizzazioni. Sono oltre 230 mila invece i turisti che, durante la loro vacanza in Toscana, sono stati profilati dai 193 Uffici di Informazione Turistica del territorio grazie al software messo a disposizione dal sistema regionale: una prima importante raccolta di dati di prima mano che ci consentirà da oggi di monitorare direttamente alcuni aspetti del fenomeno turistico, con l’obiettivo, di fare poi proposte sempre più personalizzate. Stiamo infine lavorando anche a servizi digitali evoluti per gli operatori: chi vende, chi compra e chi racconta il turismo di questa terra, a partire dal 2024, avrà a disposizione una serie di strumenti in grado di renderlo più competitivo”.
Nel corso del collegamento video, la ministra Santanchè ha detto che “l’intelligenza artificiale sta rivoluzionando anche il settore turistico, aprendo a nuove opportunità e sfide. Uno strumento che consente alle aziende di raccogliere e analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, per comprendere meglio bisogni e preferenze dei viaggiatori ed offrire esperienze di viaggio personalizzate e altamente targettizzate. Al contempo l’IA potrebbe portare ad una maggiore automazione di attività come gestione delle prenotazioni e assistenza clienti. Occorreranno competenze diverse per il personale del settore, per questo abbiamo stanziato un apposito fondo iniziale da 21 milioni per la formazione. Ciò implica ulteriori e mirati investimenti in infrastrutture tecnologiche e formazione del personale per migliorare efficienza e qualità dei servizi offerti. Dobbiamo infine sviluppare un sistema normativo che promuova l’uso responsabile dell’IA, per proteggere dati e privacy degli utenti”.
Nella seconda metà del panel Dario Bertocchi, affiancato dai rappresentanti dei vari data provider (Vodafone, Mastercard, Data Appeal, Lybra-Texh), ha illustrato le attività realizzate dall’Osservatorio turistico della Regione in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari. Ha spiegato che la rappresentazione di domanda e offerta solo fatta grazie ai dati ufficiali, come avvenuto finora, è una modalità superata. Si parte dal modo in cui si sviluppa l’esperienza del viaggiatore: dal desiderio di visitare un luogo alla scelta (studiati tramite Data Appeal e Lybra-Tech), dalle attività e alla mobilità in vacanza (Vodafone), alla spesa sul territorio (Mastercard) per finire con il sentiment relativo alle attrazioni e ai servizi sperimentati nella destinazione. In questo modo è stato illustrato come si possono studiare e anticipare i desideri di viaggio per il futuro, suddivisi per provenienza, genere e aree geografiche di interesse. Si può arrivare a fare una mappatura (anche riferita ai 18 mesi precedenti) a livello di aree e per tipologia di scelta turistica, ai comportamenti di spesa rispetto alla tipologia e alla nazionalità fino a tratteggiare la percezione e la valutazione dei viaggiatori relativamente a quanto visto e provato.