Boschi, Confagricoltura: Con bando regionale 450 ettari di pioppeti per evitare 135mila tonnellate di Co2

Il presidente Neri al convegno svolto a Peccioli: "Così recupereremo i terreni abbandonati”

“Gli agricoltori toscani contribuiranno con la tradizionale e storica coltivazione dei pioppi ad un’azione tangibile per la salvaguardia dell’ambiente avvalorandosi di una nuova capacità di stoccaggio della Co2”.
A dirlo è Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana, in occasione dell’evento svoltosi a Peccioli che ha visto come partecipanti diverse figure istituzionali tra cui il sindaco della cittadina Renzo Macelloni e Stefania Saccardi vice-presidente della Regione Toscana, oltre al dirigente del servizio forestale della Regione Toscana Sandro Pieroni e Giovanni Filiani che per l’occasione hanno illustrato il nuovo bando “imboschimento terreni agricoli”.

“La nuova stagione agricola si è aperta con una forte ripresa – dice Neri – i protagonisti di questa riconversione ecologica dell’economia sono senz’altro chi la terra la lavora e i proprietari di superfici agricole e boschive”.

“È dal basso, ascoltando le loro richieste, che è nato il nuovo bando che con un filo rosso ci riporta indietro di cent’anni – spiega il presidente di Confagricoltura Toscana – quando il pioppo era altamente coltivato in queste zone. Spesso la nostra categoria viene bistrattata, si sottovaluta la sua funzione generale per gli aspetti sociale, quelli ambientali e quelli paesaggistici”.

“È importante notare come questa misura porti ad un virtuoso meccanismo di recupero dei terreni abbandonati o che sono in procinto di esserlo-  continua Neri – Chiediamo alle istituzioni di finanziare i progetti di imprese agricole che con lungimiranza lavorano per gli interessi ambientali e sociali, ossia per il bene comune”.

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