Aziende agricole danneggiate, la Regione ha chiesto lo stato di calamità per il ‘Downburst’ del 19 settembre.
Downburst: questo il nome tecnico della tempesta di grandine che si è abbattuta due settimane fa, il 19 settembre sulle Province di Firenze, Prato, Lucca e Pisa.
Il fenomeno è stato causato dalla rapida discesa di una colonna di aria fredda da un cumulo di nubi che, unitamente alla pioggia ha provocato il raffreddamento delle particelle di acqua, che così si sono trasformate in grossi chicchi di grandine ed ha generato i forti venti che scagliavano i grossi chicchi come pietre Un fenomeno eccezionale che ha causato molti danni non solo nelle aree urbane ed industriali, ma anche e soprattutto nelle aree agricole .
Un fenomeno realmente eccezionale,
Tanto eccezionale – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori – che la Regione ha chiesto anche al Ministero la declaratoria di riconoscimento dell’eccezionale avversità atmosferica, un cosiddetto Downburst, visto che la sua assoluta straordinarietà non è riconducibile a nessuna delle calamità conosciute come trombe d’aria, vento forte, grandine e uragano, che sono oggetto delle vigenti normative anche in materia di assicurazione agevolata.
Proprio per far fronte ai danni causati da questo fortunale, stimati in 10 milioni e 450mila euro la Regione ha chiesto al Governo lo stato di calamità per le aziende agricole delle province colpite.
Il Governatore regionale Enrico Rossi ha infatti affermato:
Avevamo anticipato che avremmo fatto fronte a questa richiesta da parte degli imprenditori agricoli e abbiamo mantenuto: chiediamo al Ministero delle politiche agricole di porre in essere tutte le iniziative a favore delle imprese danneggiate per consentire di uscire dalla situazione di crisi generata da questo fenomeno del tutto eccezionale.