Arezzo, un percorso di formazione al Palazzetto del Nuoto sulla didattica del nuoto
Tecnici di tutto il centro Italia si sono ritrovati per una giornata di confronto e condivisione
Un percorso dall’aula alla vasca per migliorare la didattica del nuoto. Il Palazzetto del Nuoto è tornato a essere un luogo di formazione per istruttori, maestri e allenatori di tutto il centro Italia che si sono ritrovati ad Arezzo per una giornata di confronto, aggiornamento e condivisione di buone pratiche con l’obiettivo di sviluppare l’insegnamento della disciplina nelle diverse fasce d’età, dai primi mesi di vita agli adulti. Il primo incontro, tenuto da Marco Magara (direttore sportivo della Chimera Nuoto), ha trattato la generale organizzazione della scuola nuoto e ha permesso di porre le basi per un ciclo di lezioni che troverà ora seguito con i prossimi appuntamenti fissati per domenica 16 febbraio, domenica 13 aprile e domenica 11 maggio.
Questa formazione è motivata dalla volontà di proporre occasioni di incontro e scambio di esperienze tra tecnici di diverse società in cui, partendo dalle problematiche emerse dalla pratica quotidiana, sia possibile arrivare a soluzioni concrete. Ogni giornata prenderà il via in aula con un confronto iniziale e con un primo approfondimento teorico, passando poi dentro alla vasca per testare concretamente quanto appreso e tornando infine nuovamente in aula per una fase di valutazione finale e di analisi dell’esperienza. “Come preparare una lezione efficace” è stato il tema del primo incontro che ha trattato le diverse fasi dell’allenamento che spaziano dalle conoscenze teoriche al bilancio sulla riuscita, con uno specifico approfondimento a seconda dell’età degli allievi. «Questo ciclo di incontri – commenta Magara, – sarà strutturato sulla “regola dei tre binari”: partiamo da ciò che i tecnici sanno fare per verificare ciò che manca e per orientare l’impegno verso ciò che va costruito. La formazione proseguirà ora attraverso tre nuovi incontri dove gli istruttori proveranno direttamente le progressioni didattiche da proporre ai loro nuotatori e acquisiranno così una maggior consapevolezza del loro agire, per migliorare l’insegnamento a tutti i livelli e con tutte le età».