Arezzo, “Nelle pieghe del tempo”, una nuova rassegna della Libera Accademia del Teatro
Il Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” ospiterà sei spettacoli da sabato 14 gennaio
“Nelle pieghe del tempo”, una nuova rassegna teatrale nelle sale e tra i reperti del Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”. Il percorso, promosso dalla Libera Accademia del Teatro in sinergia con la Direzione Regionale Musei della Toscana, prevederà sei spettacoli in programma da sabato 14 gennaio a domenica 5 febbraio dove il museo sarà il palcoscenico inedito e suggestivo per gli allievi dei corsi avanzati della storica scuola cittadina che metteranno in scena interpretazioni originali e omaggi a grandi autori classici con varie scritture drammaturgiche. «Accogliamo volentieri la Libera Accademia del Teatro – sottolinea Maria Gatto, direttrice del Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, – per animare le nostre sale e offrire la possibilità di avere uno sguardo nuovo sulle collezioni con storie e personaggi che nascono anche in relazione ai reperti esposti».
Il dialogo tra arte del teatro e memoria dell’antichità debutta nella giornata inaugurale del 14 gennaio con “Intrighi etruschi” diretto da Amina Kovacevich, con una performance itinerante nelle sale, studiata appositamente per questa rassegna, in doppia replica alle 15.30 e alle 17.00. Il fine settimana successivo sono in programma due spettacoli con la regia di Uberto Kovacevich: sabato 21 gennaio “Spudorate confessioni” e domenica 22 gennaio “Avanti il prossimo”, entrambi alle 15.30 e alle 17.00. La rassegna terminerà con i lavori dei gruppi diretti da Andrea Biagiotti: sabato 4 febbraio andranno in scena alle 11.00 “Devianze” e alle 17.00 “Le Indomabili – Storie di donne straordinarie”, infine alle 17.00 di domenica 5 febbraio “Alla ricerca del tempo”. Per informazioni è possibile contattare la Libera Accademia del Teatro allo 0575/266.86. «“Nelle pieghe del tempo” – racconta Amina Kovacevich, presidente della Libera Accademia del Teatro, – testimonia la nostra volontà di esportare il teatro in luoghi diversi di Arezzo e di ricercare nuove collaborazioni artistiche, con proposte diversificate volte a far vivere esperienze innovative ai nostri allievi e al pubblico».