AREZZO – Mac Pinguino: Gianna e Maurizio rinnovano lo storico bar, una nuova sfida dell’epoca post Covid
Dall’antica bottiglieria al nuovo Mac Pinguino. La storica attività si
rinnova ed amplia gli spazi e lo staff in epoca Covid.
Gianna e Maurizio, giovedì 24 giugno, sono tornati ad accogliere i clienti
all’interno del loro esercizio pubblico di viale Giotto. Un punto di
riferimento per generazioni di aretini completamente rinnovato negli
ambienti e rafforzato dalla pasticceria e dalla nuova idea di cucina che
si aggiunge alla pizzeria e al salato al forno.
Gianna Lelli e Maurizio Goti, apprezzati titolari del noto bar, sono
pronti per la nuova sfida. È una storia lunga oltre mezzo secolo per
l’attività che dal 1965 tiene accesa l’insegna al Giotto prima ancora
che l’area si trasformasse in un cantiere destinato a dar forma e
sviluppo all’elegante quartiere cittadino simbolo di una città che per
decenni, ha assaporato il boom economico.
Ad incuriosire è anche il fatto che praticamente il bar è nato
addirittura prima del quartiere Giotto. “Ad avviare l’attività” racconta
Maurizio “sono stati i miei genitori l’8 dicembre del 1965”. Sono
passati 56 anni da quando l’indimenticato Aldiviero e la moglie Rosina
ebbero la felice intuizione di aprire un’attività in quell’angolo di
città che stava crescendo. Tutt’intorno ancora non c’erano neppure la
piazza, il parco Pertini, tantomeno la chiesa. “Quando i miei genitori
alzarono la saracinesca del bar Pinguino” prosegue Maurizio “iniziarono
con un piccolo fondo di 60 mq. Inizialmente era una bottiglieria, poi
una fiaschetteria fino a crescere insieme ai palazzi del quartiere e
diventare un punto di riferimento per le famiglie e i giovani”. A
crescere tra il bancone e le gustose merende del Bar Pinguino è stato
anche il piccolo Maurizio alimentando la passione per il suo lavoro.
“Sono praticamente cresciuto in negozio” dice Maurizio “e dopo gli
studi, nel 1984, sono subentrato nell’attività”.
Una volta prese le redini insieme alla fidanzata Gianna ecco la spinta
innovativa degli anni Ottanta con la nuova insegna “Hot snack bar Lo
Pinguino”. Una ventata di gioventù destinata a modificare le abitudini
anche degli aretini. “Per primi abbiamo portato il Prosecco ad Arezzo”
ricordano Maurizio e Gianna. Sono gli anni degli aperitivi, della pizza
che si affianca al bar e del Pinguino preso d’assalto da aretini di
tutte le età che hanno scoperto il piacere di ritrovarsi di fronte a una
tazzina di caffè. Un locale che pian piano ha iniziato a essere stretto
tanto che nel 1991 si è spostato di qualche metro sfoggiando la nuova
insegna “Mac Pinguino”, la stessa che adesso torna ad accendersi dopo lo
stop dettato dalla pandemia. “In questo anno di emergenza Covid”
spiegano Maurizio e Gianna “abbiamo focalizzato le nostre energie nel
rinnovare la nostra attività. Un cambiamento che avevamo programmato ma
che è stato rallentato dal lockdown”. Adesso finalmente si concretizza.
“Abbiamo ampliato i locali” concludono i titolari del Mac Pinguino “e
aggiunto una pasticceria tutta nostra. Il locale produrrà dolci, paste,
pizze e focacce e tutto sarà a vista. Inoltre abbiamo inserito nello
staff quattro persone e siamo pronti a ripartire”. La famiglia del Mac
Pinguino sale quindi a nove. Amplia i locali e aumenta il servizio
aggiungendo oltre alla pasticceria di produzione propria e pizze al
forno anche la ciccheria con stuzzichini e salati, tornando ad essere
una tappa imperdibile per gli aretini a partire dal mattino alle 6 fino
alle 22.