Animalismo, quando la bestialità prende il sopravvento sull’umanità
FIRENZE – Un maestro di umanità, Gesù Cristo, diceva: “a chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra”. Un altro, il Mahatma Ghandi, “occhio per occhio e il mondo diventerà cieco”. A quanto pare, gli animalisti, anzi gli ultras degli animalisti, della Lav non hanno ben chiari questi insegnamenti. Che sono anche alla base dell’essere civili. Questa testata ha dato spesso voce ai membri della Lav. E questo perché la nostra redazione è libera e indipendente. Ma c’è un limite a tutto. Non siamo amanti della violenza fisica e nemmeno verbale. I riferimenti iniziali a Gesù e a Gandhi, infatti, non sono stati fatti a caso.
Purtroppo, constatiamo che spesso, vuoi per inesperienza comunicativa, vuoi per necessità di alzare la voce, in alcuni comunicati della Lega AntiVivisezione i toni diventano troppo pesanti. Ne è un chiaro esempio il comunicato inviato stamani dal responsabile provinciale della Lav di Grosseto, Giacomo Bottinelli, titolato “Sopprimiamo Madrucci: risparmio e umanità”. Ma quale umanità? Questa, al limite, è pura bestialità, anche se si parla di soppressione lavorativa. Ma quel termine, soppressione, andrebbe cancellato dal vocabolario, sia per quanto riguarda la soppressione animale, sia per quanto concerne naturalmente quella umana. E, poi, non si può difendere i diritti degli animali utilizzando la stessa moneta di chi parla di soppressione o di chi, per passione o per necessità, è cacciatore. È questo il grande limite di una parte degli animalisti italiani. In passato mi è anche capitato di leggere addirittura “spariamo ai cacciatori” da parte degli anticaccia. E questa è una violenza soprattutto nei confronti dell’ideale animalista.
Il dottor Paolo Madrucci, al centro della querelle, è un veterinario di Grosseto. Sicuramente ha fatto il veterinario perché gli animali li vuole curare e non perché li vuole vedere morti o perché li vuole sterminare. Recentemente ha dichiarato che è «meglio fare come gli inglesi e gli americani», i quali, invece di «mantenere i randagi nei canili, oltretutto spesso in condizioni inaccettabili e spendendo ugualmente delle somme alte» arrivano alla loro soppressione. Parole forti, è vero, ma il veterinario evidenzia con quel “condizioni inaccettabili” la necessità di una revisione globale dell’insieme e di alcuni istituti “canili”, per una maggiore umanità nei confronti del mondo animale.
Proprio la Lav dovrebbe giocare in questa partita un ruolo chiave, ma i continui estremismi e le parole forti di alcuni suoi esponenti stanno facendo passare in secondo piano le lotte degli animalisti. E, come detto, stanno violentando lo stesso ideale animalista. Abbiamo letto le proposte (cruente e, dal mio punto di vista, non condivisibili) del dottor Madrucci. Ma quali sono le proposte al riguardo della Lav? Non si può mantenere certamente lo status quo, né sul randagismo, né tantomeno su un altro grosso problema, quello dei cosiddetti “nocivi”. Infatti, l’agricoltura maremmana (e non solo) è messa in ginocchio proprio dal mondo animale. Ma, a parte gli estremismi, quali sono le reali proposte della Lav per risolvere il problema degli ungulati, che stanno devastando le colture, e dei canidi, che banchettano con le greggi?
Per interventi da parte della Lav e del dottor Madrucci, si prega di inviare una mail a redazione@toscananews.net.
Marco Gargini
Twitter: @MarcoGargini